Semmering, equilibrio gigante. Italia a forza sette

Il calendario di Coppa del Mondo femminile è indietro rispetto a quello maschile. Finora solo otto gare su undici sono state disputate, all’appello mancano ancora due giganti, quelli annullati a Mont Tremblant (possibili recuperi tra Courchevel, fine gennaio, e Åre, dopo i Mondiali) e un superG. In classifica regna comunque l’equilibrio assoluto, stante ovviamente l’assenza di Mikaela Shiffrin (non si sa ancora se e quando ritornerà, forse per i Mondiali), senza dimenticare quella di Petra Vlhova (prossimo check, decisivo, a metà gennaio), ago della bilancia per la sua qualità nelle discipline tecniche, pur avendo abbandonato quelle veloci. Mancheranno anche Gisin (un po’ di riposo per lei) e, in slalom, tra le altre, Gallhuber e Remme.

Motivo per cui la tappa di Semmering, che dal 1996 si alterna con Lienz, sempre in Austria, come ultima dell’anno solare, ha una valenza anche in ottica classifica generale, più che altro per fare la tara alle possibili favorite. Le gare veloci hanno rilanciato alla grande le ambizioni di Lara Gut-Behrami, sempre sul podio (anche se mai vincente) tra Beaver Creek e St. Moritz. In attesa di capire cosa riuscirà a fare Shiffrin, resta probabilmente lei la principale favorita (nonché detentrice) della sfera di cristallo, anche perché unica, tra le atlete in lizza attualmente, capace di macinare punti pesanti in tre specialità. Tra le porte larghe però è sembrata ancora indietro di condizione a Killington, e la concorrenza oltretutto è notevole in questa disciplina: Semmering, dove Gut è salita sul podio una prima volta nel 2008 e una seconda 14 anni più tardi (!), ci dirà di più in questo senso. 

E ci dirà di più anche su Camille Rast, imprevedibilmente in testa alla classifica generale (e di slalom) ed esplosa in tutto il suo talento e in tutta la sua continuità nelle prime gare tecniche di stagione. Alice Robinson cerca la prima vittoria in Coppa del Mondo dopo quasi quattro anni, Hector va a caccia del bis avendo trionfato a Killington (e quando è in forma e in fiducia difficilmente scende dal podio), crescono le quotazioni di Valerie Grenier, in attesa della sua Kranjska Gora; le norvegesi in gigante sono in forma così come Scheib, Moltzan, Ljutic, Colturi, Hensien, O’Brien e Dvornik. Torna, inaspettatamente, A.J. Hurt.

L’Italia attende il rientro tra le porte larghe di Sofia Goggia (avverrà in Slovenia a inizio anno, è già lì ad allenarsi) e si aggrappa ovviamente a Federica Brignone, vincitrice a Sölden, tormentata da un ascesso dentale nella trasferta nordamericana e in ogni caso due volte quinta negli ultimi superG. A Semmering la valdostana nata a Milano non è mai salita sul podio, ma vanta un 4°, un 5° e un 6° posto in curriculum. Può essere la volta buona.
«Ho finalmente svolto due giorni di gigante seriamente, perché non mi allenavo così in questa specialità da Killington. Oggi siamo passati da Kranjska Gora, dove ho fatto manches intere da quasi un minuto e fisicamente mi sento bene. Semmering è una delle poche piste dove non sono mai riuscita a salire sul podio, anche se in realtà è una pista che mi è sempre piaciuta».

Marta Bassino, come previsto, si è trovata a suo agio in velocità e ora deve ritrovare un po’ di fiducia in gigante, ricordando che a Semmering fu due volte terza nel 2022 (vinse Shiffrin in entrambe le occasioni). Attendiamo ulteriori passi in avanti da Zenere, Ghisalberti, Della Mea e, perché no, Collomb, oltre ai primi punti stagionali in gigante per Melesi e Platino. 

Manche alle 10 e alle 13, diretta su Rai Sport ed Eurosport (integrale su Discovery+). 

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