Non si è fatta attendere la risposta di Roland Assinger, allenatore di Ski Austria, alle critiche che gli sono state mosse negli ultimi giorni. Prima Tamara Tippler, annunciando il proprio ritiro, aveva descritto un ambiente complicato all’interno della squadra, poi Stephanie Venier ha criticato i modi e le linee guida «difficili da capire» usate da Assinger.
Oggi ai microfoni nella televisione pubblica austriaca ORF è arrivata la risposta di Assinger. Egli si è detto sorpreso delle critiche, siccome lui stesso le ha apprese dai media, e ha difeso i suoi metodi di allenamento. «Se qualcuno vince la medaglia d’oro e magari un’altra medaglia di bronzo [il riferimento è all’oro mondiale di Venier in superG e al bronzo di Katharina Liensberger in slalom, ndr], allora non dev’essere andato tutto poi così male. Anche per quanto riguarda metodi d’allenamento, staff e allenatori». C’è poi la questione relativa alla comunicazione, ritenuta spesso poco empatica dalle atlete che allena. Assinger ha detto che nello sci alpino «si scende dalla montagna a 140 km/h, non è come andare alla festa di compleanno di un bambino».
Secondo Assinger, eventuali problemi di comunicazione dovrebbero essere chiariti a livello pratico. Sottolinea che sono già stati compiuti progressi all’interno della squadra e che in futuro si terranno ulteriori discussioni.