Roberta Melesi lancia un bel segnale: «Ho tirato fuori quello che sto costruendo»

Dietro a Marta Bassino e Federica Brignone (ieri nona con alcune sequenze buone e altre da rivedere) c’è qualcosa che si muove. Ed è una bellissima notizia per il gigante azzurro e più in generale per tutto il movimento. Roberta Melesi, lecchese di 26 anni, è stata capace di sfiorare la top 10. Undicesimo posto finale, miglior tempo nella seconda manche. Ha sicuramente sfruttato il fatto di partire per seconda, con pista pulita e ancora illuminata, ma un piazzamento a ridosso delle dieci non è certo casuale e non te lo inventi. Brava ad acciuffare la qualifica per un nulla, ancor più brava a sfruttare l’occasione sciando una bellissima manche. Dice: «Mi sono divertita e sono felice di essere riuscita a trasmettere in gara quanto faccio in allenamento. Sono contenta di avere tirato fuori quello che sto costruendo, spero e mi auguro sia un punto di partenza per migliorare ogni giorno».

A Killington è arrivato il suo miglior risultato di sempre, l’atleta delle Fiamme Oro mai era arrivata così in alto. Di top 30 in Coppa del Mondo ne ha fatte diverse e finora il suo best era stato un quattordicesimo posto, arrivato però in superG, a Garmisch lo scorso anno. In gigante mai nella top 15, finora vantava un diciannovesimo posto a Lenzerheide, nel marzo del 2022. «Nella prima manche ho faticato ad adattarmi alle condizioni, non riuscivo ad avere continuità di azione. Nella seconda ho sentito fiducia sotto ai piedi, mi sono trovata subito meglio».

I piedi restano saldi per terra, ora c’è subito da pensare all’appuntamento di Lake Louise. L’obiettivo resta il superG («punto su questo e il gigante») e sfrutterà quindi le due discese per allenarsi al meglio.

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