Roberta Cataldi da Napoli per la Fisi nazionale. Con passione, esperienza e conoscenza del territorio

Orgogliosamente presidentessa dello Sci Club Napoli, ma da sempre anche anima dello sci campano. Roberta Cataldi si candida come consigliera (laica) alle elezioni della Fisi.
«Nel mio percorso ho sempre lavorato con grande passione per il club, ma ho cercato al tempo stesso di promuovere lo sci a Napoli, in Campania e direi anche in tutta la zona del basso Appennino. Sono stata consigliera nel Comitato campano, ha fatto anche la vice-presidente e responsabile della direzione agonistica, perché ho sempre creduto in un lavoro a 360° gradi. E i numeri ci hanno dato ragione, in termine di risultati, ma soprattutto nei tesseramenti che sono aumentati anno dopo anno. Anche dopo stagioni difficili come le ultime: allo sci club Napoli abbiamo quasi raddoppiato le presenze nei Pulcini e nei Children in questi due anni. E non siamo il sodalizio più grande della regione».
Lo stesso discorso vale per il Collegio regionale campano dei Maestri di sci, dove è anche alla guida. «Qui siamo partiti davvero da zero. Non esisteva, l’abbiamo creato nel 2016 e stagione dopo stagione siamo cresciuti anche in questo settore. Se penso ai sacrifici che ho fatto io per fare il lavoro che amo di più al mondo…».
Adesso la candidatura alla Fisi nazionale con quale obiettivo?
«Porto la mia passione, ma soprattutto l’esperienza di oltre vent’anni di Comitato. Credo di conoscere bene il territorio, le difficoltà dei nostri atleti del Centro Sud che vogliono continuare il loro percorso agonistico e poter dunque dare il mio contributo per loro, ma anche per i tanti che sciano nei club solo per passione. Molto è stato fatto in questi anni, in primis il progetto FISI Osservati Centro Sud, ma ci sono ancora margini di crescita, perché la base è in costante aumento. Da sempre ho sempre cercato di non accentrare tutto su di me, piuttosto di condividere programmi e progetti: insomma ho lavorato tanto sul campo, ma in modo particolare a livello organizzativo. Con le persone giuste a fianco abbiamo fatto diventare il movimento campano uno dei più attivi. Senza trascurare mai l’aspetto finanziario: non mi piace fare il passo più lungo della gamba, in fondo il mio primo lavoro è quello della commercialista e i conti preferisco che siano in ordine, meglio se in attivo!».

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