Una stagione a suon di risultati per Luca Loranzi, classe 2007, trentino della Val Rendena, portacolori dello Sporting Campiglio, e così è arrivata la chiamata per il Race Future Club. «Una bella esperienza, per la presenza dei tecnici azzurri, e anche perché siamo un gruppo, molto affiatato, di amici che dopo la stagione delle gare si è ritrovata per un allenamento insieme».
Titolo italiano in slalom, è un po’ questa la specialità della casa?
«Quest’anno sono partito forte in slalom e sono riuscito a mantenere un livello alto, in gigante non ho iniziato nel modo migliore, ma sono riuscito comunque a crescere durante la stagione».
Adesso si passa tra i Giovani.
«Dovrei entrare nella squadra del Comitato, pur rimanendo nello Sporting Campiglio: sarà un po’ complicata all’inizio partendo da NC, ma vista e sentita l’esperienza dei miei compagni di club credo che sia ancora più divertente. C’è un po’ l’incognita della velocità, ma cercherò di migliorare anche in queste discipline».
Ti aspettavi questo percorso?
«Nella mia famiglia la sci è una grande passione, che sia fondo o sci alpino. Ha iniziato mia sorella e ho voluto fare lo stesso, prima con lo sci club Bolbeno, poi con lo Sporting dal primo anno Baby. Dall’ingresso nei Ragazzi ho iniziato a lavorare sempre un po’ di più, ho toccato con mano i progressi, ma onestamente non immaginavo di raccogliere tutti questi risultati».
Con la scuola?
«Visto l’impegno agonistico, mi sono iscritto al Liceo Scientifico di Bolzano che ha un indirizzo sportivo, dedicato a tutte le discipline, non solo allo sci. È ben strutturato per le nostre esigenze, ci permette di seguire e studiare in DAD, quando siamo impegnati tra gare e allenamenti, per essere in presenza in occasione delle verifiche».
Insomma hai puntato molto sullo sci, ma riesci a staccare dalla neve?
«Beh, appena posso vado a girare in moto, nella pista da cross».