Due medaglie d’oro ai Campionati italiani Children, gigante e superG, a suggellare la stagione. L’ultima tra i Children per Andrea Passino. Pisano, classe 2007, portacolori del Cimone Ski Team.
«In realtà ho iniziato in Piemonte. Abbiamo una casa a Sestriere e da SuperBaby ero tesserato con il Valchisone. Poi sono passato al Riolunato, per poi entrare al primo anno Ragazzi con il Cimone Ski Team. La nostra è una passione di famiglia: mio papà e mio zio sono allenatori, mia sorella è già maestra, mio fratello sta concludendo il corso maestri, entrambi dopo aver gareggiato a lungo».
Al Cimone hai trovato Matteo Magnani.
«Esatto. E, appena sono entrato, nel programma estivo c’era la trasferta in Argentina, grazie al gemellaggio con il club di Ushuaia. È stata un’esperienza fantastica. Non conoscevo Matteo, ma si è creato subito un grande feeling, la speranza è quella che possa seguirmi anche nella prossima stagione».
Già, adesso passi tra i grandi…
«Non vedo l’ora: ho molti compagni dello sci club del 2006: mi hanno raccontato com’è e che è ancora meglio… Certo ci sarà da lottare, ma ci divertiremo».
Te l’aspettavi questo percorso?
«Fin all’ultimo anno da Cucciolo non avevo ben presente la situazione, diciamo dalla prima stagione nei Ragazzi ho iniziato a fare progressi, ci speravo, e dai primi risultati ho iniziato a lavorare sempre un po’ di più. Un passo avanti alla volta: è una bella soddisfazione».
Punti di forza e aspetti da migliorare?
«Sicuramente devo crescere dal punto di vista fisico, insistere di più sulla forza. Dalla mia direi l’aspetto mentale e tattico, e la costanza delle prestazioni».
Con la scuola?
«Bene direi, frequento il Liceo Scientifico Buonarroti e sono stato inserito nel programma Studenti-atleti di alto livello del Ministero. Riesco a gestire studio e sci, ma certo, quando finisce la stagione, mi devo mettere sotto…».
Oltre a scuola e sci, qualche altra passione?
«Giocavo a calcio. Per dieci anni ha praticato entrambi. Poi ho deciso di smettere perché era molto impegnativo».
E hai scelto lo sci…
«Beh, ha prevalso la passione. Se ho un sogno nel cassetto? So che è ancora molto lunga, ma mi piacerebbe essere al via di una gara di Coppa del Mondo».
Un po’ di azzurro lo hai vissuto con il Race Future Club.
«È stato davvero emozionante essere seguiti dalla Nazionale. Ma l’aspetto più bello è stato quello di allenarsi insieme agli altri ragazzi che conoscevo solo per le gare. Esci un po’ dalla routine dello sci club e puoi confrontarti anche su molti altri aspetti».