Plancker: 'Era necessaria un'altra marcia'

Il punto di Raimund dopo il gigante di Beaver Creek

Tocca all’allenatore responsabile degli slalomgigantisti azzurri Raimund Plancker fare il bilancio del secondo gigante della stagione a Beaver Creek. Ecco cosa ci dice il carabiniere gardenese.

LA PAROLA AL COACH – «Mi aspettavo di più, ci aspettavamo di più, anche se non ci voleva proprio l’infortunio di Luca De Aliprandini dopo quelli di Manfred Moelgg ed Alex Zingerle. Roberto Nani ha infarcito le prove di errori è vero, ma tecnicamente è l’unico che oggi mi ha convinto. Ha sbagliato, ma c’è. Davide Simoncelli e Florian Eisath hanno provato a sciare puliti ed in parte ci sono anche riusciti. Purtroppo facciamo fatica su questa neve aggressiva, chiudiamo troppo le curve, non siamo efficaci e scorrevoli. Massimiliano Blardone non rischia più, Matteo Marsaglia aveva ancora la febbre, Giovanni Borsotti è scivolato subito via per una internata. Mattia Casse è l’ombra di se stesso in questo momento, Giulio Bosca e Alexander Ploner non sono andati bene, ma era anche prevedibille. Pista particolare, neve difficile, pendio stancante dove è necessario sempre spingere. In generale circa Beaver Creek dico che era necessaria un’altra marcia».

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