Ogni speaker lo presenta prima che si tuffi dal cancelletto di partenza verso l’ennesimo successo così: «Marcel Hirscher Oesterreich». Tre parole, una presentazione, una deduzione, una conseguenza: vince sempre e solo lui. Il gigante di Garmisch Partenkirchen vale la vittoria numero 55. Un trionfo, oltre un secondo e mezzo al resto della truppa sempre più sbandata, disorientata, annichilita, ormai arresa. E’ il più forte. Punto. Alberto Tomba? Ciao. Hermann Maier? Ciao. 55 Vittorie, cinque più di Tomba, 1 più di Maier. E non finisce certo qua. Si sono spese fiumi di parole sulla sua classe, sulla sua meticolosa preparazione, sulla sua dedizione alla perfezione e alla ricerca del meglio. Non fa impazzire solo il popolo austriaco. Chi guarda, tifa, sostiene lo sci è un suo ammiratore, tifoso, sostenitore. E’ il monarca delle Alpi Marcello, è la perfezione, è la consapevolezza che si lotta per il secondo posto. Anche lo ski stadium bavarese si è inchinato alle sue gesta, perché Marcello è più forte di tutto e di tutti.
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