Il Canalone Miramonti è una lingua di ghiaccio, uno specchio, una lastra di marmo. Un budello di vetro dove i ragazzi si divincolano con impeto da una parte all’altra, lottano contro la forza centrifuga aggrappati alle lamine taglienti e alla buona sorte. E’ una rampa verticale. Vertigini, adrenalina, quadricipiti bollenti, caviglie in spinta, pieghe. Intorno uno stadio che trema ad ogni curva, un catino festante che celebra questi ragazzi senza paura. Il Canalone Miramonti di Madonna di Campiglio per la sessantaseiesima volta ha salutato le gesta dello slalom mondiale. E’ un classico del circuito. E’ una leggenda.
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