Petra Vlhova, il rientro slitta ancora? Problemi alla cartilagine

Sono passati dieci mesi dall’operazione al ginocchio destro a cui si è sottoposta Petra Vlhová dopo la caduta nella prima manche del gigante casalingo di Jasna, lo scorso 20 gennaio, procurandosi la rottura del legamento crociato anteriore e del collaterale mediale. 

A seguito di una prima fase di successo tra riabilitazione, allenamento di condizionamento e un camp di addestramento sugli sci programmato, il team ha deciso poi di implementare un intenso programma di sei settimane per rafforzare i suoi parametri fisici. In questa fase, i membri del team hanno programmato una transizione graduale al carico di sci completo.

«Esami medici e test ai quali Petra è stato sottoposta durante il suo check-up all’ospedale La Tour di Ginevra, frequentato dal nostro specialista medico Dr. Maxime Grosclaude e dal Dr. Olivier Siegrist, hanno confermato un’ottima condizione dei segmenti operati del legamento crociato anteriore e del menisco, oltre alla alta stabilità del ginocchio», ha dichiarato Mauro Pini, capo allenatore della squadra di Sci Nike Petra Vlhová, attraverso un comunicato ufficiale.

Nonostante le notizie positive, però, Petra sta ancora vivendo un disagio nel ginocchio, che è incompatibile con il pieno carico sugli sci cui dovrebbe sottoporsi. Esami completi hanno rivelato un danno alla cartilagine, che richiede ulteriori cure specializzate. La campionessa olimpica di slalom si sta sottoponendo a un trattamento intensivo di cinque settimane, grazie all’utilizzo delle ultime tecnologie conosciute. A metà gennaio del 2025 la 29enne nativa di Liptov si sottoporrà a un altro giro di test medici e di carico, completi. Durante questo periodo, la squadra concentrerà il lavoro sul recupero fisico e sul ritorno agli esercizi base sugli sci per ricostruire la tecnica.

«Non tutto sta andando come previsto e Petra non sta vivendo il momento più felice, in questo contesto. Tuttavia, siamo tutti uniti come una squadra e lavoriamo duramente per sostenere il suo ritorno allo sci competitivo, che ama visceralmente. Mi aspetto di saperne di più sulla sua capacità di gestire il pieno carico entro la fine di dicembre», ha aggiunto Mauro Pini.

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