Spettacolo ed emozioni per l’ultima gara dei Mondiali di Cortina. La prima manche dello slalom è stata davvero entusiasmante e poco prevedibile. Davide Simoncelli, subito dopo la ricognizione, ci aveva detto che sarebbe stata una gara dai distacchi risicati. Come dargli torto: i primi quattro atleti sono racchiusi in 18 centesimi, dopo 52 secondi di ripido e di barrato sotto ai piedi. Ti aspetti tanti nomi al vertice, ti trovi un certo Adrian Pertl, che mette tutti in fila dopo aver fatto la differenza nell’ultimo tratto, dove si poteva e doveva raddrizzare le linee.
Comanda lui l’ultima gara dei Mondiali di Cortina. Dietro però c’è l’Italia che ha un gran sorriso perché ritrova l’Alex Vinatzer di dicembre. L’azzurro è secondo a 14/100, con una manche sciata all’attacco e con la giusta solidità. I pochi ospiti presenti esultano e si fanno sentire come se ci fossero migliaia di persone. L’Italia sogna in grande, c’è un’altra manche per chiudere con una grande festa azzurra. Non si potrà dormire, il norvegese Sebastian Foss-Solevaag è a 16/100 dall’oro, a due da Alex; lo svedese Kristoffer Jakobsen è quarto a 18/100 dall’oro. Sarà una seconda manche tiratissima.
Appena dietro la situazione cambia di poco: Clement Noel è quinto a 34/100, Henrik Kristoffersen sesto a 38/100, Alexis Pinturault settimo a 41/100 e Marco Schwarz ottavo a 57/100. Sarà una seconda manche da brividi. Manfred Moelgg è diciannovesimo a 1”40, non prende l’inversione perché viste le alte temperature attese per oggi la Fis ha deciso in riunione di giuria di invertire l’ordine di partenza solo dei migliori quindici atleti. Grande rammarico per Stefano Gross: a metà gara era davanti, poi l’inforcata netta. E il parterre torna gelido, nonostante il caldo sole. Fuori Giuliano Razzoli, che prosegue la manche ma viene squalificato. Alle 13.30 la sfida per le medaglie, con l’Italia che risponde presente.