Paris, un giorno con il Milan

Milanello Live – Dominik ha incontrato i calciatori

Credevate un Dominik Paris impacciato, silenzioso e fuori luogo nel ‘fortino’ di Milanello? Niente di più sbagliato. Parla spigliato con i giocatori, racconta a Kaka e Montolivo delle sue picchiate su Streif e Stelvio, stringe la mano a Mister Allegri, posa per le foto di rito e firma autografi con disinvoltura. Osserva l’allenamento e subito afferma: «Certo che non sarebbe male allenarsi a 18°…». Dominik tutto griffato con gli sponsor personali e federali si trova a suo agio nel ‘tempio’ rossonero.

TITOLATO COME IL MILAN – Su una vetrina c’è scritto: ‘Il Club più titolato al mondo’. E lui subito afferma: «Io l’anno scorso ho fatto il mio, ho vinto due classiche e la medaglia d’argento ai Mondiali. Dai anche io sono titolato». Domme è un tifoso rossonero. Guarda il campo con un po’ di invidia. Per cosa? «No no, mi piace fare lo sciatore. Anzi. Solo che a volte fare uno sport di gruppo ti può levare tensioni e pressioni. Un po’ di stress insomma».

DOMANI NEVICA – Ci sono centinaia di tifosi appiccicati ai muri di Milanello e qualcuno intravede e riconosce Paris. «Questa è una bella soddisfazione, dai hanno riconosciuto uno sciatore». Già, forse domani nevica nel varesotto. Arriva intanto il direttore tecnico Claudio Ravetto. Sempre con l’immancabile telefono all’orecchio e camicia e giacca di ordinanza. Scruta il centro del Milan, va avanti e indietro. Parla con i giornalisti e osserva Paris: «E’ sveglio, più maturo, più sciolto». Allenamenti diversi chiaro, ma stupisce l’intensità. Sarà la rifinitura prima della partita con la Juve è vero, sarà che Mario Balottelli è squalificato e si aggira svogliato per Milanello altrettanto vero, ma i ritmi sono proprio blandi.

ASSURDITA’ – Paris è a bordo campo. Guarda Christian Abbiati, vuole provare a tirare un rigore ma non può. Assurdo, ma Milanello è così. Prendere o lasciare. Arriva l’ora del pranzo con i giocatori. Con Kaka parla di Brasile e Argentina, di mare e di neve, di vacanze. Nell’atrio della sala pranzo, dove c’erano i pochi e fortunati giornalisti, passano El Shaarawy, Balotelli, Niang.

MALDIFASSI, TAVANA E FRESCHI ROSSONERI – E passano anche Stefano Maldifassi e Rodolfo Tavana. Ricordate? Facce conosciute, gente di FISI. Il primo ora si occupa della ricerca, del ‘MilanLab’. Il secondo è il dottore della squadra. Non c’è invece Marco Freschi, il dottore che collabora ancora con la federazione ma principalmente segue la primavera rossonera.

LA MAGLIA – Paris intanto si è fermato a parlare con i calciatori. Non finirebbe mai. Si confronta, ascolta e spiega. A inizio pomeriggio è l’ora di lasciare Milanello. Il supertifoso Paris se ne va con la maglia rossonera con appiccicato dietro il suo nome. «Dai che la metterò una volta sotto la tuta!».
 

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