Era l’azzurro più in forma e si è riconfermato nella gara secca, quella che conta, quella dove il Wunder Team ha ‘steccato’ ancora, per intenderci. Dominik Paris, dopo la vittoria a Bormio e a Kitz, si prende anche l’argento mondiale. Un anno indimenticabile, una medaglia da mettere in bacheca, in una giornata difficile, su una pista massacrante. Ma ‘Parigi’ al posto delle gambe ha due pezzi d’acciaio. Solo Svindal, solo lo ‘slittone’ che non era contento della medaglietta di bronzo del superG gli è stato davanti. Gara di esperienza e di classe la sua, con 46 centesimi di vantaggio su Paris e al terzo posto la sorpresa David Poisson, a 97 centesimi. La Francia, dunque, piazza due medaglie con due ‘vecchietti’ nelle gare veloci. Due medaglie che mancano proprio agli austriaci…
LE PRIME DICHIARAZIONI DI PARIS – «Una grande soddisfazione, ho sciato bene perchè avevo bene in mente come mi dovevo comportare. Ho fatto abbastanza bene quasi ovunque, al traguardo quando ho visto la posizione quasi non ci credevo. Ho rischiato un po’ alla fine, forse non avevo chiarissima quella curva perchè non l’avevo provata come gi altri, ma in queste gare bisogna arrivare al limite per fare il risultato. In gara bisogna sempre dare tutto perchè altrimenti non si va da nessuna parte. Ero abbastanza calmo alla partenza, ho gestito bene la situazione».
TRAGEDIA NAZIONALE – Klaus Kroell quarto (+ 1.35) e… Matthias Mayer tredicesimo, Max Franz ventitreesimo, Hannes Reichelt fuori. Kroell ha sbagliato la linea sull’ultima porta, dove invece Poisson ha tagliato dritto e si è giocato così la medaglia. Il Wunder Team che doveva spaccare il mondo si è ritrovato con le pile a terra e ora il pallottoliere dei giochi per la nazione ospitante è veramente deficitario. Non basta il bronzo di Niki Hosp. Il titolo del Kronen Zeituing di questa mattina era eloquente: «Vogliamo l’oro».
TOP TEN – Al quinto posto Andreas Romar (Fin, + 1.36), sesto Silvan Zurbriggen (Sui, + 1.37), settimo Patrick Kueng (Sui, + 1.54), ottavo Didier Defago (Sui, 1.59), nono Jan Hudec (Can, + 1.67), decimo Adrien Theaux (Fra, 1.71).
GLI ALTRI AZZURRI – Peter Fill dodicesimo a 1.86, Christof Innerhofer quattordicesimo a 2.08, Werner Heel sedicesimo a 2.18. La medaglia di Paris ha salvato l’Italjet ma è chiaro che dopo i risultati di inizio stagione il bottino raccolto (aspettiamo la supercombinata) è magro.
METEO E PISTA – Contrariamente alle previsioni che tendevano al bello, la gara si è svolta con nevischio e luce piatta, anche un po’ di nebbia nella parte alta. Pendio difficile quello della Planai, sempre mosso, sempre in curva e con quel muro finale che ha messo in difficoltà tanti. Oltre ad Hannes Rechelt (che ha rischiato di atterrare di schiena su un salto), un’altra vittima illustre è il campione del mondo in carica Erik Guay.