Paris pazzo di gioia: 'Oggi non me l'aspettavo''

Secondo sulla 'mini Streif': sesto podio stagionale

Ci sono secondi posti e secondi posti. Ci sono podi e podi. Perdere per due centesimi può essere deprimente, sconfortante, quasi una sconfitta. Un’occasione maledettamente persa. Ma a volte un secondo posto ti fa esultare, gioire, vale se non una vittoria, la conferma di un momento assolutamente magico.

SECONDO POSTO…TRIONFALE – E questo è il caso di Dominik Paris, secondo in discesa a Kitzbuehel sulla Streif ‘mutilata’ per la nebbia. E se anche ‘Parigi’ perde la vittoria sulla ‘mini’ Streif per due centesimi, urla, sbraita di piacere, se la ride e se la gode questa stagione immensa, inimmaginabile, che potrà esser ancora più mostruosamente grande con una medaglia iridata a Vail/Beaver Creek. Un secondo posto che sa comunque di vittoria, perchè questo inverno per questo venticinquenne corazziere della Val d’Ultimo è lungo e vittorioso, intenso e sopra ogni più rosea previsione.

PAROLA A ‘DOMME’  – Eccolo Paris nel dopo gara: «Dopo il trionfo in superG avevo paura di perdere la concentrazione, invece è arrivato un altro risultato fantastico. Oggi era difficile stare davanti perchè ogni piccolo errore, ogni minima sbavatura, veniva subito pagata. Dopo il superG ho risparmiato energie fisiche e mentali e sono salito ancora sul podio. Una stagione fantastica e questa pista è davvero unica per me».

SECONDO NELLA CLASSIFICA DI COPPA DEL MONDO DI DISCESA
– Qualche numero che sottolinea la grandezza del forestale del ‘dream team’. Secondo in classifica di discesa a 127 punti da Kjetil Jansrud (439 a 312) e sesto podio stagionale. Terzo nel superG di Lake Louise, terzo in discesa e secondo in superG in Val Gardena, terzo in discesa a Santa Caterina Valfurva, ieri vittorioso nel superG di Kitzbuehel ed oggi secondo in libera. Due podi a Kitz in due giorni, come eguagliato il record italiano di quarant’anni fa di Gustav Thoeni.
 

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