Dominik Paris si gode la quinta vittoria in discesa e non pensa alla doppia leadership provvisoria che ha conquistato. «Quei conti si fanno a fine stagione, dicembre è ancora presto – dice -. Non è stato facile ripetere questa prestazione, ce l’ho messa tutta e ho tenuto duro fino in fondo. Penso solo alla vittoria di oggi». La differenza questa volta l’ha fatta tra la Carcentina e il muro di San Pietro, anche se una luce migliore ha fatto brillare Urs Kryenbuehl, poi secondo per otto centesimi. «A San Pietro si inizia a sentire la prima stanchezza, sotto però mi sentivo meglio, è sempre una pista faticosa. Oggi la gara si è decisa lì, tra Carcentina e San Pietro, ma Urs ha sciato benissimo. Sappiamo che arriva la luce». In fondo invece vento contrario per Dominik Paris, ma alla fine l’ha spuntata di nuovo. «Lo svizzero è stato molto bravo e pulito, ha fatto le cose giuste».
Sudato? «Davvero tantissimo, ho tremato abbastanza, ero convinto che Urs passasse avanti. Invece niente».
Hai fatto pace con Wengen? «Non ancora, ci provo ancora quest’anno, poi vado su con lo scavatore».