Peccato, festeggiano gli altri nella libera coreana a cinque cerchi, ma non diamoci per sconfitti. I segnali buoni ci sono stati: aspettiamo il superG prima di un bilancio sulla velocità maschile azzurra.
PARIS – Dominik Paris ha sciato molto bene nella parte alta e nella parte bassa, peccato che a meta gara sbaglia, si fa schiacciare in uscita da una compressione ed è costretto a risalire di linea. Un piccolo errore che gli costa tantissimo, probabilmente il podio, ma lo sapevamo che su una pista facile con neve aggressiva ogni piccolissimo errore lo si paga davvero. Una medaglia di legno fa sempre male.
FiILL – Peter Fill anche lui molto bene fino al penultimo intermedio dove è perfettamente in lotta per il podio. Poi commette un errore in compressione prima del salto in curva e perde quei tre metri di linea che sono fatali e deve accontentarsi del sesto posto. Mettendo insieme le gare dei nostri due azzurri, Peter nella parte alta e Domme nel finale si poteva salire sul podio: però purtroppo non è cosi e siamo costretti a guardare la consegna delle medaglie ai norvegesi Svindal e Jansrud e allo svizzero Feuz.
INNERHOFER – Christof Innerhofer molto buono e solido nella parte alta, poi si smarrisce nel finale e prende molto dai primi della classe. Si lamenta del numero di partenza alto, ed analizzando sia questa gara sia la discesa della cambinata, i numeri bassi hanno avuto un piccolo vantaggio. Sfortunato sicuramente con l’estrazione, speriamo in quella del superG.
BUZZI – Emanuele Buzzi sicuramente un po’ rigido, non sciolto come l’abbiamo visto nelle ultime apparizioni in Coppa del Mondo. Tuttavia ci prova sino alla fine, peccato che non chiuda nei top 15 per prendersi un po’ di punti per la starting list, ma deve portare questa esperienza con se che sicuramente sarà utile per il futuro e per le prossime stagioni. Adesso sotto con la Coppa del Mondo e deve provare a qualificarsi per le Finali di Aare.