Meno di due mesi alle Olimpiadi di Milano Cortina 2026 con Bormio in prima linea per lo sci alpino maschile e lo sci alpinismo, disciplina prima volta ai Giochi. Nelle ultime settimane assai attivo il territorio che per quanto riguarda le Olimpiadi vede in cabina di regia Fondazione Bormio con il nuovo corso del presidente Dario Da Zanche: «La collaborazione con Milano Cortina è ottima ed efficace. Gestiamo e coordiniamo sul territorio gli investimenti. Stiamo attuando un lavoro di squadra significativo, importante è presentarci alla rassegna a cinque cerchi con tutta la macchina in pista rodata. Omar Galli sta effettuando un ottimo lavoro, sia per le competenze del personale in pista sia per quanto riguarda il coinvolgimento del territorio. Gran parte di questa squadra, certamente non con i numeri dei Giochi, sarà il fulcro per il futuro a Bormio per la Coppa del Mondo che sarà nuovamente calendarizzata dal dicembre 2026. La squadra per le Olimpiadi vede 270 elementi al completo nel perioda delle gare, anche se dal 7 gennaio inizierà ufficialmente il lavoro sulla pista Stelvio».
Sport manager a Bormio per lo sci alpino è Omar Galli. E’ il riferimento principale in pista ed è il coordinatore. Del resto la sua esperienza in Coppa del Mondo e Coppa Europa fra Bormio e Santa Caterina Valfurva lo inseriscono ormai fra i professionisti più quotati nel settore. Eccolo Omar Galli: «Cinquanta unità sono il team su cui facciamo maggiormente affidamento, sono quelli con più spiccata esperienza in materia. Fra questi ovviamente ci sono i vari referenti, ossia Maurilio Alessi che è il direttore di gara, quindi per il gigante e lo slalom Ciro Sertorelli direttore di pista e per la velocità direttore di pista è Matteo Marsaglia. Matteo Confortola si occupa della sicurezza, quindi Eugenio Sosio piste di allenamento e responsabile intervento rapido in pista. Michela Martinelli responsabile ufficio gare, Cristina Dei Cas coordinamento aree, Ruben Momtagnoli per il controllo accessi, Pier dei Cas per l’innevamento. A tal proposito un grazie a Valeriano e Fabiano Giacomelli di SIB, la società impianti con cui collaboriamo. Insomma, una bella rete di ruoli ed esperienze. Oltre allo zoccolo duro, ci sono altre cento persone fra maestri di sci e addetti della zona, a cui si sommano centoventi degli aspiranti maestri di Lombardia e Abruzzo. Personale fondamentale in pista visto la portata dell’evento olimpico, persone preparate pronte in caso di necessità a lavare h24 in pista, oltre che al tradizionale lavoro di lisciatura, mantenimento, sicurezza. Ed importante è sottolineare che tutte queste figure hanno fatto o sono in procinto di ultimare corsi per sicurezza sul lavoro». Un mondo pazzesco quello che si snoda in pista, davvero un esercito.
Dario Da Zanche (ricordiamo in Fondazione Bormio anche Niccolò Sertorelli, Giacomo Baumgartner, Luigi Negri e Giuseppe Bonseri
nel consiglio di amministrazione) esalta la pista Stelvio e questa macchina pronta ad entrare in funzione: «Questo grande lavoro è motivo di orgoglio pet Bormio, è un esempio di efficacia ed efficienza. Il modello pista Stelvio è il primo delle tante esperienze di coinvolgimento che vogliamo fare, che Fondazione Bormio deve adottare dopo questa ripartenza fatta di entusiasmo e coinvolgimento non solo a parole».




