WENGEN – Marco Odermatt è davvero infinito. Come infinito è l’entusiasmo dei tifosi svizzeri che invadono Wengen per la 94a edizione del Lauberhornrennen, classica monumento dello sci.
Ma parliamone: il fuoriclasse elvetico è capace di dominare un gigante come Adelboden e sbancare (per la seconda volta) il Lauberhorn di Wengen. Se si leva la prima frazione, più idonea agli scivolatori, lo svizzero è praticamente perfetto nei passaggi chiave della pista bernese. Pennella all’Hundschopf, alla Minschkante, al Canadian Corner e la Ziel S. L’ennesima dimostrazione di una classe infinita. Il brillantissimo Cyprien Sarrazin ancora sugli scudi: dopo il centro di Bormio e del superG ieri, il francese è ottimo secodo a 59 centesimi. Odi e il transalpino fanno un’altra gara: i distacchi poi salgono parecchio.
Intanto la gara viene interrotta per una mezz’oretta. il norvegese Aleksander Aamodt Kilde deraglia sulla Ziel S e viene trasportato via in elicottero.
Dietro a Odermatt e Sarrarzin ecco un ottimo Dominik Paris. Il vincitore della discesa della Val Gardena coglie un podio davvero pesante. E’ vero, il distacco è alto, quasi due secondi, ma fra Bormio e Wengen i primi due sembrano fare un altro sport. Domme comunque è sempre lì. Una stagione senza dubbio positiva: l’89 della Val d’Ultimo è tornato sui livelli da campione abituali. I suoi. E’ una leggenda: prossima fermata Kitzbuehel dove è pronto a colpire ancora. Sempre applausi per questo mito.
Dicevamo dei distacchi. Il norvegese Adrian Sejersted è 4° a 2.20, poi Vincent Kriechmayr è 5° a 2.49. 6a e 7a piazza per una Francia che va forte sula scia di Sarrrazin: Adrien Theaux e Nils Allegre. Mattia Casse fa fatica: 10°. Sarà la stanchezza della settimana bernese, saranno alcune sbavature di troppo sul pendio: prende tre secondi da Odi. Sbaglia ed esce Florian Schieder. Attardato a 4.31 da Marco Christof Innerhofer 19°. Guglielmo Bosca 23°, Pietro Zazzi 29°.Fuori dai 30 Nicolò Molteni e Benjamin Alliod.
