In squadra lo chiamano il cinghiale (sì proprio così, in italiano): basta vederlo nello foto a fianco di Marco Odermatt. 188 cm per 96 kg. Niels Hintermann è un po’ il volto nuovo della discesa Svizzera.
Eppure era stato eroe per un giorno, il 13 gennaio 2017 vincendo la combinata di Wengen. Per un giorno perché dopo quel successo ha avuto tanti problemi a gestire la pressione. E metteteci anche un problema alla spalla. I risultati non arrivano, non trova neppure uno sponsor, tanto che nell’estate 2018 pensa pure di cercarsi un lavoro, guardando il conto in banca.
Ma resiste, qualche prestazione arriva, ma arrivano anche gli infortuni. Avrebbe potuto fare il colpaccio nella discesa di Val d’Isère, a dicembre dello scorso anno, ma cade proprio nel finale.
Nell’ultimo periodo ritrova la condizione fisica, la serenità mentale per avere una persona al suo fianco. Con lei torna a giocare a golf, dove serve massima concentrazione perché la differenza tra un colpo sbagliato e uno vincente è questione di centimetri, e dove, dopo aver mandato la palla in buca nei colpi previsti, la mente e il braccio d’incanto si sbloccano per il resto della partita.
Così azzera tutto e riparte per la stagione 2021-2022. Persino con un nuovo profilo Instagram perché gli hanno hackerato quello precedente. Dopo il settimo posto di Beaver Creek mette una bella ipoteca sulla qualificazione olimpica e si sa, vincere aiuta a vincere, così due podi consecutivi in Val Gardena e a Bormio, sempre in discesa. E così il cinghiale zurighese a 26 anni (in fondo ne ha solo due in più di Odermatt e come lui ha frequentato la scuola sportiva di Engelberg, trovando gli stessi allenatori) sta vivendo la sua stagione migliore.