Come essere a tutta anche senza lo slalom. Ci sono volute due ore e mezza prima della decisione finale di annullare lo slalom di Coppa del Mondo di Niigata Yuzawa Naeba. Due ore e mezza di posticipi, di punti di domanda, di rinvii. Prima nel media center, poi nel team hospitality: sono situati vicini, al primo piano dell’immenso Prince Hotel.
Poi tutti nella start area. Attesa ancora. Con i ragazzi che aspettano, sbuffano. C’è chi vorrebbe buttarsi dal cancellato di partenza e attaccare la World Cup Course, chi invece preferirebbe altri teatri di battaglia. Atleti e tecnici che si confrontano. Chi mangia un piatto di riso, chi una banana. Si aspetta. Si spera. O meglio, qualcuno spera, altri no. Ma la gara si poteva fare? Il manto nevoso era preparato in maniera perfetta oggi: il sale aveva tirato bene, sicuramente le condizioni erano migliori rispetto al gigante di ieri. Certo, il vento nella zona della start area e soprattutto a fine pista soffiava a volte davvero con intensità.
Forse si poteva aspettare ancora e provare a partire? Forse. Ma il calendario della Fis è davvero sempre più pazzo. Non per aver inserito una tappa in Giappone. Anzi. Forse bisognerebbe mettere per precauzione per delle trasferte così lunghe un giorno di recupero. Chi è solo slalomista e non ha fatto il gigante di ieri, è volato in Giappone dall’Europa lunedì o al massimo martedì e non ha portato a casa nulla. E la giornata finisce in sala stampa nel primo pomeriggio con la conferenza di Markus Waldner della Fis e l’ex slalomista Kentaro Minagawa ora faro del comitato organizzatore di Naeba che spiegano le motivazioni della cancellazione alla stampa e si accenna poi alla possibilità di recuperare la gara in Slovenia a Kranjska Gora. Staremo a vedere.