Marta Benzoni saluta

La bergamasca: «Lascio, non sono riuscita a fare il salto»

Quel sorriso un po’ spento, quasi sconsolato, che faceva da contrasto con quegli occhi grandi, vivaci, pieni. Un tono un po’ dimesso, un’aria diversa. Soprattutto una Marta diversa. Finish area del Monte Pora, febbraio, slalom in notturna di Coppa Europa. Sulle sue montagne Marta ha capito di non volere andare più avanti così. Si è guardata dentro, ed essendo una che non si è mai accontentata, ha preferito cambiare vita. Non era più vispa, frizzante, così non le bastava, cosi non si bastava.

QUEL SALTO MAI AVVENUTOMarta Benzoni ha deciso di lasciare l’agonismo. La bergamasca di Rovetta, ventiquattro anni, ha deciso a fine stagione di salutare il Circo rosa. La portacolori dell’Esercito ci spiega le motivazioni: «Da un paio di anni non sono riuscita a fare quel passo in avanti che mi aspettavo, che desideravo. Ho messo tutto l’impregno e la determinazione che avevo dentro, ma non sono stata capace di fare quello scatto che mi ero posta come obiettivo. Sarei rimasta in Esercito, il gruppo sportivo militare di Courmayeur, che vivamente ringrazio, mi avrebbe dato un’altra opportunità. L’anno scorso ho gareggiato in Coppa Europa nella mia disciplina, lo slalom, ma non sono stata contenta dei risultati».

TANTI GRAZIE – Continua l’orobica: «La mia scelta a questo punto è inevitabile, ma il sorriso per questo mondo rimane, come l’amore per questo sport e soprattutto la riconoscenza verso chi mi ha seguito. Non solo i tecnici della squadra azzurra come Alberto Ghezze e Roberto Lorenzi, non solo in Esercito come Marco Mosso, Roger e Richard Pramotton, ma anche Eros Belingheri che mi ha fatto da skiman, Ivan Imberti e soprattutto Luca Agazzi. Compagne con cui ho solidarizzato maggiormente? Sabrina Fanchini e Chiara Costazza. E poi un grazie al mio sponsor che mi ha sostenuto, il ristorante pizzera Cavallino».

SETTE GETTONI IN COPPA DEL MONDO E UN BRONZO ITALIANO ASSOLUTO – Da Giovane ha conquistato la nazionale grazie ai risultati conseguiti nello sci club Orezzo Valseriana, poi da junior una medaglia d’argento in discesa a Caspoggio. «Agli Italiani due anni fa in slalom il bronzo agli Assoluti di Bormio. Il ricordo più bello? L’esordio in Coppa del Mondo a Ofterscwang, Germania. Mi ricordo come fosse ora il momento della convocazione, ero ai Mondiali Giovani a Garmisch…». Marta, sette presenze in Coppa del Mondo e sei top ten in Coppa Europa con il sesto posto nello slalom polacco di Zakopane come miglior risultato due anni fa, cosa farà adesso? «Rimarrò in Esercito e in futuro mi piacerebbe allenare. Vedremo…».

 

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