Nella serata di mercoledì 22 ottobre Marta Bassino è stata operata alla clinica “La Madonnina” di Milano. La 29enne cuneese si è infortunata il giorno stesso, durante la rifinitura in Val Senales pre opening di Sölden, riportando la frattura laterale del piatto tibiale della gamba sinistra.
Secondo Andrea Panzeri, a capo della Commissione Medica FISI che l’ha operata, l’intervento per Bassino è «andato bene». Con i dottori Riccardo Accetta e Gabriele Thiebat la Commissione Medica FISI ha «ridotto e sintetizzato la frattura del piatto tibiale laterale, reinserito il legamento collaterale mediale e suturato il menisco laterale. Per il danno importante che c’è stato, l’intervento è riuscito bene. Marta si è svegliata e domattina comincerà la primissima fase della riabilitazione. Ci concentreremo sul recupero del muscolo, sul controllo del dolore e primi gradi del movimento. Per circa un mese dovrà stare in scarico, per permettere alla frattura di guarire al meglio. Analizzeremo in seguito gli step successivi».
A questo punto della stagione, un infortunio così grave le preclude quasi certamente la partecipazione di Giochi Olimpici di Milano Cortina 2026. Il dottor Panzeri, infatti, esclude che Bassino possa tornare a mettere gli sci prima di «quattro/sei mesi. Nell’essere ottimista, possiamo pensare tre/quattro mesi, ma dobbiamo vedere come andranno recupero, riabilitazione e guarigione dell’osso».
Una vera disdetta per Bassino, che era una delle azzurre più quotate per vincere una medaglia nelle Olimpiadi di casa. Al posto della cuneese a Sölden, intanto, andrà Sophie Mathiou.




