Marsaglia attacca: «Sbagliato non fare la prova». E attaccherà: «Domani a tutta»

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Il vento questa mattina c’era. A dire il vero a Yanqing c’è praticamente sempre. Dipende quanto e come può condizionare. Ma sono davvero pochi i giorni in inverno dove non soffia, ci raccontavano questa mattina. La prova, la terza ed ultima, è stata cancellata. Ma diversi atleti non hanno preso proprio bene la decisione della Fis di annullare il training cronometrato dopo la discesa di tre concorrenti. Marsaglia racconta: «Certamente il vento era presente, qua d’altronde è una costante. Oggi son scesi tre atleti poi basta. La Fis ha sbagliato, non solo a parer mio, a non provare almeno a far disputare l’allenamento. E’ un pendio nuovo che nessuno conosceva prima di due giorni fa, era logico insistere. Ad esempio se non c’erano le migliori condizioni, potevano consigliarci di alzarci prima di un salto dove c’era davvero vento. O comunque di ritardare la partenza…Invece non c’è stato verso». Diversi atleti austriaci e svizzeri si sono lamentati ed in particolare il francese Johan Clarey si è fatto portavoce delle questioni di alcuni ragazzi. Continua il ‘romano di San Sicario’,  quest’anno sicuramente protagonista di una stagione regolare a buon livello: «Clarey, da responsabile degli atleti, ha comunicato via radio dalla partenza a Markus Waldner della volontà di partire. Si è fatto vivo anche una seconda volta radio ma niente, non è servito a nulla».

Matteo Marsaglia

Marsaglia tuttavia guarda avanti. Lo fa perchè domani c’è la gara della vita, o poco ci manca. Poi sicuramente, conoscendolo, tornerà su questo ed altri temi con la decisione e l’equilibrio che lo contraddistinguono. Continua Matte: «In un’occasione ho sbagliato il giusto set-up, per questo volevo provarlo oggi nel terzo ed ultimo training. Ma sono sicuro e deciso delle decisioni prese. Nelle prove disputate ho fatto dei parziali sicuramente positivi, ho fiducia, domani attaccherò giocandomi tutte le mie carte. Il pendio offre molte curve è vero, anche se non sempre così impegnative. Saranno importanti le linee e poi ovviamente c’è l’incognita del vento. Per la gara di domani dovrebbe essere comunque in calo. Prendere una folata in gara, in particolare in discesa, può essere davvero limitante. Vedremo. Io mi sento sicuramente deciso, determinato, a tutta insomma». La testa c’è, la cattiveria agonistica è quella giusta. A Beaver Creek, Bormio e Kitzbuehel ha dimostrato di essere tornato a cesellare ottime traiettorie. Ora bisogna farlo anche sulla Rock. Domani si lotta. Ci sta proprio alla vigilia olimpica la frase che abbiamo letto su quello striscione dei suoi tifosi a Bormio: Marsaglia, è il grido di battaglia. Speriamo che battaglia sia, non invece una lotteria condizionata dalle raffiche.

 

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