Marcel Hirscher mostruoso, ma Blardone 'tiene botta'

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Grande gara degli azzurri: tre nei primi dieci, cinque nei primi quindici

Il muro della Face de Bellvarde è uno dei più ‘tosti’ di tutta la Coppa del Mondo: atipico per qualunque disciplina, selettivo fino al limite, spettacolare nei continui cambi di pendenza che alternano ‘picchiate’ ripidissime. Oggi, inoltre, la neve presentava insidie ulteriori, con tratti ghiacciatissimi che si presentavano all’improvviso dopo porte in cui il manto nevoso era più morbido. Qui per vincere bisogna sciare alla grande e non a caso gli azzurri sono tutti là davanti. Massimiliano Blardone ha disputato la solita gara tutta rabbia e cuore: aveva cinque centesimi di ritardo da Hirscher dopo la prima manche e ha attaccato come un leone. È partito male (gli è scivolato un bastoncino al cancelletto di partenza, ha ‘annaspato’ un po’ sul piano iniziale), poi sul ripido ha innestato la marcia giusta ed è piombato sul traguardo davanti a Benjamin Raich, che fino a quel momento aveva scavalcato tutti gli avversari risalendo dal nono posto della prima manche. Sembrava fatta, invece Marcel Hirscher ha disputato una prova pazzesca. Il ventenne austriaco è riuscito per la prima volta in carriera a mettere in fila due manche alo stesso livello e ha surclassato tutti gli avversari. «Ogni giorno in allenamento Marcel ci fa vedere un modo di sciare tutto nuovo, che non conosciamo e che sa interpretare solo lui» ci aveva detto qualche giorno fa Mike Pircher, uno dei suoi allenatori. E oggi si è visto: tempi di curva diversi da tutti gli altri, linee estreme e una gran faccia tosta. Insomma, per scalzare il Blardo dal gradino più alto del podio ci è voluto un successo che potrebbe segnare una nuova epoca dello sci moderno: il primo in carriera di Marcel Hirscher. Altro grande risultato per gli azzurri il quarto posto di Manfred Moelgg a soli 8 centesimi dal podio, a completare il week-end del rilancio per il marebbano. Nono posto per Alex Ploner, undicesimo per Alberto Schieppati (in costante progresso di risultati, condizione e fiducia) e quattrodicesimo per Michael Gufler (quarto tempo nella seconda manche per lui) che finalmente mostra di credere per davvero alle sue possibilità anche in Coppa del Mondo.
Una grande giornata azzurra, alla vigilia dell’appuntamento di casa sulla Gran Risa in Alta Badia: avrebbe potuto esser ancora più rosea senza l’uscita di Davide Simoncelli e se magari per pochissimi centesimi Antonio Fantino avesse centrato la prima qualifica in Coppa del Mondo. Ma c’è tempo e il morale in casa Italia ha indice nettamente positivo.
Nella classifica generale di Coppa del Mondo ora guida Benjamin Raich: la terza uscita in tre giorni di Carlo Janka (che fa il pari con le tre vittorie in tre giorni di Beaver Creek) ha riaperto i giochi.

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