Gli approfondimenti di Race – Abbiamo incontrato il tecnico orobico
Dopo aver ascoltato la voce del responsabile discipline veloci, il cortinese Alberto Ghezze, ecco il pensiero del bergamasco Livio Magoni, da una stagione alla guida della squadra di gigante e slalom femminile, chiusa l’era Maze (da cui è stato ancora a lungo ‘corteggiato). Lo scorso anno Livio ha ereditato un team ‘incerottato’, con fiducia un po’ sotto i tacchi e morale quindi da ricostruire; beh, l’ha riportato a buoni livelli, pur senza raggiungere, anche per un pizzico di sfortuna, nessun traguardo alto, come podi o vittorie. Ma c’è ancora tempo, per quello. Perché in effetti le ragazze ci sono andate vicine in molte occasioni, al grande risultato, sfiorando una medaglia olimpica con Nadia Fanchini in gigante (quarta a Sochi), con la bresciana quarta anche alle Finali di Lenzerheide e Federica Brignone capace di ottenere lo stesso risultato in Val d’Isère; in più, cinque azzurre, oltre alla campionessa mondiale jr di Jasna, Marta Bassino si sono qualificate per le Finali in Svizzera, tra le porte larghe: le stesse Brignone e Nadia Fanchini, cui si sono aggiunte Manuela Moelgg, Denise Karbon e Francesca Marsaglia. E per una Karbon che ha appeso gli sci al chiodo, ecco comunque una Nicole Agnelli sulla rampa di lancio, e la new-entry Marta Bassino, piemontese, 18 anni, non solo oro mondiale juniores, ma anche campionessa italiana senior di gigante. Senza dimenticare il ritorno molto atteso di Irene Curtoni. Infine, parlando di slalom, Chiara Costazza si è (ri)avvicinata al primo gruppo di merito e Michela Azzola ha mostrato qua e là sprazzi di classe limpida, pur peccando (tanto) in continuità. Certo, non è ancora molto, visto il potenziale delle atlete a disposizione, si può e si deve pretendere di più, ma quanto meno si è visto un deciso passo avanti rispetto all’anno precedente e nella prossima stagione si spera di poter raccogliere per quanto seminato nel 2013-2014.
Ecco, quindi, anche il Magoni-pensiero.
DIRETTORE SPORTIVO:
«Ritengo sia una figura molto importante, sono d’accordo anche sulla scelta di Massimo Rinaldi, che sta già lavorando bene. Certo, c’è tanto da fare, ma questa figura forse è l’ideale. Il Direttore Tecnico, nella scorsa stagione, non per colpa sua, sia ben chiaro, ha dovuto fare più l’organizzatore che il direttore tecnico. E noi responsabili ora avremo una parola più pesante…».
STAFF TECNICO
«Cesare Pastore e Alessandro Roberto hanno deciso di fare scelte diverse, come tecnici: il primo cerca, dopo tanti anni, un ruolo più di responsabilità, mentre il secondo è passato ai maschi. Li avrei tenuti entrambi, ma ovviamente ho preso atto del loro volere. I sostituti, altrettanto validi, sono Luca Liore, dell’Esercito, e Alberto Arioli, entrambi dalla squadra ‘B’. Allo stesso modo ci siamo trovati a dover rinunciare a Seraina Pazeller, fisioterapista molto brava, che ha scelto però di andare all’estero per lavorare nella squadra ‘B’ della Svizzera. E’ stato un colpo abbastanza duro, per noi, ma crediamo di aver individuato la persona giusta, come sostituto, in un masso-fisioterapista con esperienza enorme, tra le altre cose nel ciclismo (12 Tour de France e ancora più Giri d’Italia). Manca solo qualche dettaglio da sistemare e poi ci siamo. Per quanto riguarda gli skiman, avremo in più Nicolas Bolner, in quota a Elan, in quanto Nicole Agnelli, che scia proprio con Elan, fa parte in pianta stabile della nostra squadra».
BILANCIO ULTIMA STAGIONE:
«Siamo contenti, perché lo scorso anno le ragazze partivano tutte indietro, in gigante e slalom. Quindi, se ricordate, il primo obiettivo che mi ero posto di raggiungere, un anno fa, riguardava proprio il recupero delle posizioni di partenza. Questo l’abbiamo fatto: soprattutto in gigante le ragazze adesso son più avanti, ne abbiamo cinque nelle trenta (Brignone, Nadia Fanchini, Moelgg, Irene Curtoni, Francesca Marsaglia) più Marta Bassino immediatamente a ridosso delle 30. In slalom, quanto meno Chiara si è avvicinata al primo gruppo. Ora bisogna semplicemente continuare il lavoro e soprattutto ripartire dai risultati ottenuti nella seconda parte della stagione scorsa, nelle ultime gare. Ecco, riassumendo, si può dire che quest’anno possiamo provare a ‘fare’ la gara, mentre un anno fa principalmente bisognava difendersi. In più, aggiungo che le ragazze stanno tutte bene, adesso, a parte piccoli acciacchi, cronici. Però sciano e si allenano seguendo il programma completo e stanno già lavorando quasi tutte».
PREPARAZIONE ATLETICA: «Per la prossima stagione abbiamo fatto scelte diverse, ma tutte nella stessa direzione: quella di, ‘individualizzare molto’, passatemi il termine, la preparazione atletica, valutando soprattutto ciò che serve alle ragazze, ma una a una. Quindi, tanto per cominciare, in Argentina, a Ushuaia, ci andranno solo due gigantiste, quelle a cui serve di più, secondo noi: Federica Brignone e Nadia Fanchini, che hanno esigenze di svolgere anche lavoro in velocità, provare determinate nevi invernali ecc. ecc. Quindi si aggregheranno solo loro due alla squadra maschile, attorno al 28-29 agosto 2014 e inizialmente si alleneranno con i gigantisti maschi, un’opportunità unica, secondo me. Poi, dal 10 settembre, quando arriveranno le velociste, faranno qualche giorno con loro, per rientrare attorno al 17 settembre. Resta da decidere se con loro ci sarà il sottoscritto o Muzzarelli, poi vedremo il dà farsi. Il direttore sportivo Massimo Rinaldi ha dato il suo assoluto assenso all’operazione».
«Detto questo, con le ragazze che rimangono ci alleneremo sui ghiacciai; Manuela Moelgg e Irene Curtoni, le posso capire, date le ultime stagioni e i vari ‘traumi’, non hanno tutta questa voglia di scendere in Argentina ed è comunque un rischio, anche per il viaggio in sé; Nicole Agnelli è al primo anno con noi, è giovane, mentre Michela Azzola ha sempre avuto dei problemi a digerire ritiri troppo lunghi, perché dopo 5-6 gg ha bisogno di riposare e a quel punto il mese in Argentina non servirebbe, così. Quindi abbiamo Marta Bassino, che ha 18 anni, e con lei vorrei svolgere un lavoro particolare, senza forzarla troppo. Diciamo una preparazione normale, senza trasferte esagerate. Infine, Chiara Costazza: facendo solo slalom, non è necessario andare a Ushuaia, come del resto fanno gli slalomisti maschi. Possiamo lavorare bene anche qui, anzi, magari qualche volta si aggregherà proprio ai ragazzi. Tutto questo programma è stato stilato con il consenso, dicevamo, di Massimo Rinaldi e dopo aver parlato chiaro a tutte le ragazze. Che sono convinte del lavoro da svolgere. L’idea-base è quella che ha già dato Muzzarelli un anno fa e le atlete la conoscono bene. Ora dobbiamo solo lavorarci meglio, penso che valutando il buon finale della scorsa stagione anche le nostre gigantiste/slalomiste si siano convinte della bontà del progetto. Aggiungo che capivo i loro dubbi, un anno fa, perché venivano tutte da mille traumi, sono state anche sfortunate, avevano magari timore di tutto. Poi, però, hanno finito la stagione in crescendo, hanno visto che ora stanno bene tutte, sciano in maniera più facile e a quel punto ovviamente mi sembrano siano un pochino più fiduciose».
RADUNI ATLETICI
«Al momento ne abbiamo in programma due, per il resto Muzzarelli andrà a monitorare il lavoro singolo delle ragazze; c’è chi ha un preparatore atletico personale (Curtoni, Moelgg, Bassino, ndr), chi no, ma in ogni caso le linee guida le ha dettate comunque Ruggero, che ha ottimi e frequenti rapporti con gli altri preparatori. Un primo raduno sarà inserito a breve, più o meno tra l’8 e il 14 giugno, al 99% alle Cinque Terre. Bici? Sì, ma non solo, anzi. Il secondo lo faremo a metà luglio, come un anno fa praticamente a casa mia, a Monte Pojeto, Selvino».
RADUNI SUGLI SCI:
`Il primo sarà dal 22 giugno allo Stelvio e poi a Les Deux Alpes, in Francia. Aggiungo che ai raduni sono obbligate a esserci tutte le ragazze in squadra. Abbiamo presentato i programmi a tutte, parlando chiaro, con il supporto della FISI. O si fa tutto assieme seguendo le linee guida o, per chi non ci sta, ci rivediamo a ottobre, senza rancori. Ritengo sia giusto così, visto che la Federazione investe molto, sulle atlete».
UNA PAROLA SULLE ATLETE DEL GRUPPO SLALOM/GIGANTE:
FEDE BRIGNONE: «Atteggiamento sempre buonissimo, deve maturare ancora un po’, in tutto. Ma il potenziale è altissimo».
NADIA FANCHINI: «Ha tutto. Deve forse solo credere un po’ di più in sé stessa e in quello che può fare. A volte si sottovaluta».
MANUELA MOELGG: «Io credo molto nelle sue possibilità in entrambe le discipline, anzi, può essere la sorpresa della stagione in slalom, se riesce ad abbassare un po’ il numero di partenza. Forse deve solo fidarsi un po’ di più delle persone che ha vicino».
IRENE CURTONI: «Discorso identico a Manuela. Ci credo tantissimo, se anche lei riesce a fidarsi un po’ più di noi…»
NICOLE AGNELLI: «Come Federica, ha la mentalità giusta. Deve solo andare avanti così perché sta lavorando bene».
MARTA BASSINO: «Il talento c’è tutto. Deve crescere un po’ sotto vari aspetti, ma facendo un passo alla volta, senza aver troppa fretta e senza volere tutto subito. Caratteristica tecnica principale? Velocità impressionante in curva».
MICHELA AZZOLA: «E’ molto, molto forte, più di quanto non abbiano detto i risultati finora, ma deve fare ‘più chilometri’…».
CHIARA COSTAZZA: «Chiara deve solo continuare a fare quello che sta facendo e il prossimo anno si divertirà».