«Sono contentissimo, è la seconda vittoria stagionale, nella seconda manche la neve era difficilissima, ma sono stato veloce». Massimiliano Blardone, nel gigante di Crans Montana, completa la magica giornata degli azzurri, dopo il podio di ‘Dada’ Merighetti a Bansko. E non fa nulla, ma proprio nulla, per celare la sua grande soddisfazione. Salta sui materassi del parterre, mima la ormai nota frecciata (o fucilata?) con il bastoncino, saluta il pubblico svizzero. Una prima manche sul filo dei centesimi, per la precisione due, da Hirscher. Una seconda manche pazzesca, nella quale l’ossolano, su una pista e una neve che non erano quelle preferite, ha annichilito Hirscher che, forse, ha tirato un po’ i freni pensando alla Coppa generale. Max Blardone dopo l’Alta Badia non è più sceso dal podio e oggi ha portato i colori azzurri sul gradino più alto del podio, davanti a due atleti del Wunderteam, Hirscher e Reichelt, terzo a 64 centesimi. Hirscher, che accusava un ritardo maggiore agli intertempi, ha terminato con 18 centesimi al traguardo, recuperando un po’ nel finale. Al quarto posto Jean-Baptiste Grange, che ha fatto un’ottima seconda manche, poi Didier Defago, Philipp Schoerghofer (primo oltre il secondo), Marcel Mathis, Fritz Dopfer, Ted Ligety (che in gigante non sa più vincere) e Marcus Sandell. Gli altri azzurri: Giovanni Borsotti ventesimo, Manfred Moelgg ventitreesimo, Davide Simoncelli venticinquesimo. Blardone ha dimostrato di essere sempre più il faro della squadra azzurra, una squadra che oggi nella seconda manche si è ‘sciolta’ sotto il caldo sole di Crans. Ci saranno altre occasioni per mettere in mostra il valore, oggi però non conta, oggi la festa è per Max.
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