La decisione era nell’aria, ora è arrivata l’ufficialità: Lucrezia Lorenzi, slalomista del Centro Sportivo Esercito, dice basta. Saluta il mondo delle gare ma promette di non lasciare quello dello sci. E della neve. La sua vita, la sua passione da sempre. Immagini sui social da quando era bambina alle ultime apparizioni in Coppa del Mondo, passando per i successi giovanili e tutto il bello che ha vissuto nel mondo dello sci.
Quello sci che le ha purtroppo anche strappato la sorella Matilde, cui dedica l’ultima frase del suo annuncio. «L’anno scorso è stato tanto duro, ma non ti preoccupare Princess, la neve resterà per sempre parte di noi».
Un cerchio che si chiude
«Ci sono momenti nella vita in cui senti che un cerchio si chiude. Oggi per me è quel giorno. Dopo anni di neve, sacrifici, gioie e delusioni, è arrivato il momento di salutare la mia carriera come atleta professionista – scrive – Non è una decisione facile, perché lo sci è stato casa, scuola, la mia più grande passione. Ma dentro di me so che è il momento giusto.
Negli ultimi tempi, sentivo che, anche quel mondo che per anni mi aveva accolta, cominciava a starmi un po’ “stretto”, che non riuscivo più a esprimermi con la libertà di un tempo. È stata un’altra consapevolezza importante, che mi ha aiutata a capire che era arrivato il momento di scoprire nuovi orizzonti».
«Questo sport mi ha insegnato la resilienza»
«Questo sport mi ha insegnato la resilienza, mi ha temprata, fino a farmi crescere spalle larghe, pronte a portare con fierezza tutto ciò che ho imparato – aggiunge – Oggi chiudo un capitolo importante, ma non con tristezza. Lo faccio con gratitudine e con la forza di chi sa che ogni fine è un nuovo inizio. Sono pronta ad affrontare ciò che verrà, con la stessa passione, determinazione e fuoco che ho sempre messo in pista».
E poi i ringraziamenti: «Agli allenatori che hanno creduto in me, ai compagni che sono diventati famiglia, agli amici e ai tifosi che non mi hanno mai lasciata sola, e soprattutto alla mia famiglia e al mio Tommy, che sono stati il mio punto fermo in ogni salita, in ogni caduta, in ogni gioia».




