Ieri sera Lorenzo Galli stava per entrare in riunione di giuria. E parlando rapidamente, aveva detto di essere arrabbiato per la prestazione di Guglielmo Bosca. «Perché in allenamento sta sciando forte, a volte è davanti a tutti». Oggi Gugu, che più volte si è dovuto fermare per infortuni, lo ha dimostrato. «Un risultato che mi dà fiducia, ne avevo bisogno – racconta confermando la sua splendida condizione -. Nei training vado forte, sono lì con Mattia ed era giunto il momento di concretizzare in gara».
Ieri? «Ho buttato via una occasione, ho gestito troppo e non mi sono fidato. Non ho attaccato al cento per cento, anche perché la visibilità, in alcuni punti, non era delle migliori». Oggi la gara è partita prima, ma è stata tutt’altro che facile. Lo dimostrano le moltissime uscite. Serviva spingere da una parte, gestire alcuni passaggi dall’altra. «Ho cercato di trovare il giusto bilanciamento tra il tirare a tutta e controllare un po’ le curve più complicate. È uscito questo risultato, in realtà al traguardo mi sono mangiato le mani perché sono certo di aver perso qualche centesimo che avrei potuto limare».
Ma sorride Gugu, che a Lake Louise aveva chiuso undicesimo in superG e che oggi entra la top 10, con un nono posto come nella discesa di Kvitfjell dello scorso anno. «Sono contentissimo, soprattutto perché questo risultato è arrivato in un contesto meraviglioso e su una pista preparata benissimo. Non capita spesso». Applausi per Cortina d’Ampezzo, applausi alla Fondazione che non si è tirata indietro e ha raddoppiato il programma gare. «Uno sforzo per tutto lo staff, soprattutto per chi in pista ha lavorato anche di notte» sottolinea Stefano Longo, presidente. Uomo di sport, uomo attento ai dettagli, che ha applaudito le gesta degli atleti, il podio di Mattia e quello di Dominik.
Sarà l’ultima volta degli uomini a Cortina? Difficile da dire, c’è già chi pensa a un futuro garantito. Gli atleti in primis apprezzerebbero, la Fis si è accodata alla sfilza di complimenti. La Regina delle Dolomiti ha fatto centro un’altra volta.