Non c’è solo il presente, il quotidiano. Ma un fattore determinante anche nello sport è la ricerca, lo sviluppo, l’innovazione. Così il comitato organizzatore della tappa di Coppa del Mondo in Val Gardena, il Sasslong Classic Club, ha promosso un seminario con NOI Tecnopark di Bolzano, il centro che si occupa di innovazione e ricerca finanziato dalla provincia autonoma sudtirolese.

Prima al mattino il seminario nella sede di NOI Tecnopark a Bolzano, quindi il pomeriggio in pista sulla Saslong di Selva Val Gardena e poi ancora in aula a confrontarsi ed abbozzare le prime proposte. Presenti aziende che lavorano in tema di sicurezza negli sport invernali, docenti e ricercatori universitari italiani ed esteri, comitati organizzatori di Coppa del Mondo fra cui Soldeu, Kwiftjell e Kranjska Gora. Per la FIS presente Elena Gaja della commissione omologazione piste e sicurezza. Sono intervenuti anche il presidente del Saslong Classic Club Rainer Senoner, quindi Markus Waldner ossia il braccio principale operativo della Federazione Internazionale Sci e il fuoriclasse azzurro Peter Fill, tre Coppa del Mondo di specialità in bacheca.

Sono stati analizzati i materiali in uso, in prima battuta le reti. Un punto di vista nuovo, non solo con studiosi del settore della neve, ma anche con esterni: così lo sguardo è stato scevro da condizionamenti e quindi davvero utile. Un approccio per trovare nuove soluzioni in materia di sicurezza e per vedere ancora cosa c’è da risolvere. I partecipanti hanno lavorato in gruppo e la seconda fase di aggiornamento è stata fissata a gennaio: si potranno così scegliere i progetti ritenuti più affidabili e si inizierà con gli studi di fattibilità. Un primo passo significativo insomma, volto al tema sempre più importante nella sicurezza sugli sci.

