Max Franz beffa tutti e un elegante Svindal si toglie il cappello davanti alle telecamere. L’austriaco ha fatto una gara strepitosa. Partito con il pettorale numero 26, ha pennellato in ogni settore, tenendo anche nel tratto conclusivo, dove il norvegese Aksel Lund Svindal è stato velocissimo. È sua la discesa libera della Val Gardena ed è il primo successo in Coppa del Mondo. Finora l’austriaco, classe 1989, aveva chiuso due volte secondo a Lake Louise nel 2012 e a Saalbach nel 2015 e una volta terzo nel superG di Kitzbuehel nel 2014. Max Franz è incredulo sul traguardo della Saslong, si mette le mani sul casco, quasi a dire, ‘che impresa che ho fatto’.
SVINDAL, TERZO PODIO – Svindal è secondo, un grandissimo risultato per il norvegese che si è infortunato lo scorso anno a Kitzbuehel e che ha già collezionato tre podi in questa stagione. Inoltre bisogna sottolineare che la sua condizione non è delle migliori perché ha ancora qualche fastidio al ginocchio. Franz ha vinto in 1.56.60 e ha preceduto di soli 4/100 Aksel Lund Svindal, che ha buttato via la vittoria sui Ciaslat, dove ha allungato due linee perdendo oltre mezzo secondo.
NYMAN SUL PODIO – Terzo gradino del podio per l’americano Steven Nyman, a 41/100, mentre rimane fuori dalla top 3 per 3 centesimi il francese Adrien Theaux. Quinto posto per il canadese Erik Guay, a 56/100. «Non puoi vincere una gara se fai questi errori», ha detto Svindal.
GLI AZZURRI – Giornata amara per l’Italia che rimane fuori dai migliori dieci discesisti. Il più bravo è stato Christof Innerhofer che su una neve molto aggressiva, non troppo idonea alla sua sciata, ha concluso al tredicesimo posto, staccato di 77/100. Ancora più indietro Peter Fill e Dominik Paris. Il carabiniere di Castelrotto è 22° a 1”23, 25° il forestale della Val d’Ultimo, a 1”57. Trentesimo Mattia Casse, 32° Werner Heel, 37° Emanuele Buzzi, 50° Henri Battilani e 55° Paolo Pangrazzi.