L’ha fatta grossa questa notte Henrik Kristoffersen. Il mingherlino norvegese per l’inezia di nove centesimi si è permesso di battere l’eroe di casa Marcel Hirscher. Nove centesimi non sono nulla. Un battito di ciglia, un respiro, un battito d’ali. Praticamente niente. Nella bolgia della Planai, nell’incredibile slalom della Night Race giunta alla ventesima edizione, la stragrande maggioranza era qua per sostenere il Marcello da Annaberg. Ma l’ultimo intermedio è stato fatale per il salisburghese dalle cinque Coppe del Mondo: il piccolo scandinavo infatti lo infila proprio nel finale e conquista per la terza volte lo slalom della Stiria. Sul gradino più basso del podio ci finisce il russo Alexander Khoroshilov, distanziato di 63 centesimi, che coglie così il terzo podio stagionale. Quarto il rimontante francese Julien Lizeroux: guadagna due posizioni il vecchio transalpino e chiude a 1.53.
GROSS CON I BIG, MOELGG RESTA DODICESIMO – E il nostro Stefano Gross? Sabo lotta, parte forte, va a tutta, è in vantaggio. Ma sembra quasi far fatica a scappar via da una porta all’altra, patisce un po’ questo ghiaccio con grip. Sembra fidarsi poco, vuole ritrovare fiducia dopo l’uscita dalla top 7 domenica in seguito alla gara di Kitz. Attenzione, arrivare quinto a Schladming vuol dire essere un campione (termina a 1.54): da Gross tuttavia ci aspettiamo il podio, dal momento che con Manfred Moelgg, è appena dietro alla premiata ditta Kristoffersen&Hirscher. Sabo e Manni lo hanno dimostrato questo inverno in più di un’occasione. Dicevamo di Manfred Moelgg. Il ladino di Mareo fallisce il recupero: dodicesimo era, dodicesimo rimane. Un errore nella prima sessione ha levato dai giochi del podio il re di Zagreb, che poi nella seconda non è riuscito ad esprimersi come sa fare quest’anno. Il marebbano chiude a 2.53.
THE NIGHT RACE – Tornando alla Night Race c’è da rabbrividire. Solo l’Hahnenkamm-Rennen vale questa manifestazione. Sono quattro le ‘classiche monumento’ dello sci alpino, tutte e quattro di gennaio. Adelboden, Wengen, entrambe nel Bernese svizzero; quindi Kitz, Tirolo austriaco, e Schladming, nella Stiria austriaca. Ma Schladming ha una cosa che le altre tre classiche non posseggono: i tifosi nello ski stadium e a bordo pista sono unici per calore e amore verso la bandiera. Sono la maggior parte tifosi austriaci che esultano quando il semaforo è verde, piangono quando è rosso. Condividono esultando la felicità dei loro beniamini, gioiscono con vessilli, impazziscono con fumogeni, urlano e cantano. L’amore per l’Austria, per gli Austriaci, ed oggi, di stucco per la beffa che il loro Marcel ha subito ad opera del piccolo grande Henrik.
CARCA ELOGIA I RAGAZZI E IL TEAM DELLO SLALOM – La Notte di Schladming, dicevamo, non è dolce per i colori italiani. Max Carca, il direttore tecnico di questa bella e brillante Italia ci teneva a fare podio anche oggi. Mentre lascia il catino in festa dello ski stadium ci fa sapere: «Complimenti a chi è salito sul podio, ma oggi agli azzurri è mancato qualcosa. Certo, Gross ha sciato bene, ma tutti hanno fatto errori decisivi che hanno compromesso un ottimo risultato. Tuttavia voglio, dopo l’ultimo slalom prima dei Mondiali, fare i complimenti ai ragazzi e al team. Hanno lavorato tutti efficacemente, rispetto all’anno scorso c’è stato un passo in avanti. Questo è molto importante e poi, ovviamente, non è finita qua».
SALA VENTESIMO. PROBLEMI AL GINOCCHIO PER THALER? – Se la Planai non ha sorriso agli azzurri in termini di podi, anche altri big oggi sono attardati sul budello di ghiaccio della Planai. Sesto comunque un buon Manuel Feller: l’austriaco ha rimontato nella seconda sessione. Settimo il giapponese Naoki Yoasa, ottavo il francese Alexis Pinturault, nono lo svedese Matthias Hargin e decimo l’inglese Dave Ryding.
Ventesimo Tommaso Sala, ancora a punti: sempre regolare questo brianzolo al primo anno Senior, che sicuramente crescerà.Il futuro è suo. Guadagna qualche posizione anche Giuliano Razzoli: ma il ventiduesimo posto dell’olimpionico non può essere considerato ovviamente un risultato degno del suo palmares. Peccato per Patrick Thaler: inforca, e nella finish area si tocca il ginocchio destro. Vi terremo informati sulle condizioni del ‘nonno di Sarntal’. Nella prima anche era uscito Federico Liberatore, mentre non si erano qualificati per la seconda manche Riccardo Tonetti e Giordano Ronci.