Un muro di folla impressionante. Mai visti così tanti operatori dei Media per una conferenza stampa pre-Mondiale, nemmeno per Lindsey Vonn. Lara Gut richiama un esercito di giornalisti per aggiornare tutti sulla sua condizione fisica post caduta sull’Olympia delle Tofane, all’hotel Kempinski di St. Moritz, a un passo dagli impianti che portano sulle piste. Francesce, tedesco, inglese, italiano: la ticinese passa tranquillamente da una lingua all’altra nel giro di due domande, ma non si sbilancia di sicuro, al contrario di Vonn, sul suo imminente mondiale. Come del resto ha sempre fatto nel corso della sua carriera.
PAROLA DI LARA – «Ho un ematoma alla gamba – ammette Gut -, per il resto sto bene. Certo, stavo meglio con il mio intermedio verde all’ingresso del Rumerlo in superG a Cortina, ma non posso lamentarmi più di tanto. Dovrò abituarmi alla fisioterapia quotidiana, questo sì, e non mi è mai capitato in passato. Per questo chiedo anche a voi giornalisti un po’ di comprensione: cercherò di essere disponibile con i media, ma non prendetevela se al parterre di gara scapperò via dopo due-tre domande per fare fisioterapia. Questo Mondiale andrà così, per me. Sulle gare posso solo dirvi che darò il cento per cento per ottenere il massimo risultato possibile».