LIVE – Discesisti, sensori e dati: metti una mattina nel gelo di Ruacia con Dainese Racing Service

Come una processione religiosa. I discesisti si spogliano nel gelo del parterre di Ruacia, dove è situato l’arrivo a Selva Val Gardena della pista Saslong. Le temperature in diminuzione, percezione polare in questo budello vicino a un fiumiciattolo che da 51 anni celebra le gesta di ragazzi che sfrecciano sci ai piedi.  

Una trentina di atleti su poco più di settanta hanno utilizzato il sistema D-Air di Dainese nella prima prova cronometrata, l’airbag dello sci, strumento sempre più utilizzato dai campioni della velocità. Si spogliano della tuta da gara, delle protezioni ai gomiti, si levano il D-Air e lo consegnano a Marco Pastore e Pietro Mastrapasqua, i ragazzi di Dainese Racing Service.

Dainese è in sei pool federali, ossia Italia, Austria, Svizzera, Stati Uniti, Canada, Russia; inoltre altri atleti vestono questo importante attrezzo volto a migliorare la sicurezza. Arrivano i ragazzi alla spicciolata. Chi contento della prestazione, chi speranzoso, chi dubbioso. Consegnano il materiale, mentre Marco si confronta e Pietro rileva dati, li snocciola: schedano, visualizzano, analizzano. Studio, innovazione e ricerca insomma, un elemento su cui la FIS in prima battuta vuole migliorie. Un meccanismo evoluto e scientifico, uno strumento l’airbag, che attraverso un algoritmo registra i parametri che arrivano dai sette sensori (tre acceleratori, tre giroscopi, un gps ). Una strumentazione particolare, perchè l’apertura nello sci avviene ovviamente prima della caduta: il calcolo quindi è fondamentale e perfetto. E per questo calcolo sia fatto al meglio, Dainese Racing Service verifica dopo ogni discesa degli atleti il funzionamento e l’efficacia di ogni strumento. 

  

 

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