Ecco la forestale altoatesina
Tra il 26 novembre 2011 e il 3 marzo 2013 Lisa Magdalena Agerer, classe 1991, altoatesina nata e residente in Austria, vincitrice della Coppa Europa assoluta nella stagione 2011-2012 (con sette gare consecutive conquistate) e di un argento iridato jr a Crans Montana 2011 in gigante, ha disputato 37 prove di Coppa del Mondo, dopo le prime d’esordio senza risultati, in tutte le discipline, finendo ventidue volte nelle prime 30, tra i 20 e 21 anni, con l’acuto del 7° posto ad Are, in Svezia tra le porte larghe. Niente male, tutto sommato, per l’età, non tutte si chiamano e possono essere Mikaela Shiffrin.
Nelle successive 13, però, ha infilato solo un risultato a punti, il 19° posto in supercombinata ad Altenmarkt-Zauchensee, lo scorso 12 gennaio 2014, finendo quattro volte oltre la 40a posizione, con cinque non qualifiche alla seconda manche in gigante. Domanda da un milione di euro: che cosa è successo alla giovane sciatrice di Nauders in quel breve lasso di tempo? E cosa c’è ora nel futuro di un’atleta di talento che non è stata però inserita, per mancanza di risultati, nelle squadre nazionali per la prossima stagione? Lo abbiamo chiesto direttamente a lei.
LA PAROLA A LISA – «Ovviamente nemmeno io so con esattezza che cosa sia successo. E’ andato un po’ tutto storto e quando le cose non vanno più nel verso giusto, io comincio a farmi mille pensieri, evidentemente troppi. Invece di tirarmi su, ogni volta che ero in partenza in Coppa del Mondo mi mettevo ancora più pressione e così non può funzionare. Credo poco in me stessa. Se va tutto bene, ok, altrimenti mi butto giù da sola…».
Lisa, però, non ha nessuna intenzione di “mollare”: Il mio obiettivo è quello di tornare non solo dov’ero prima, ma anche molto più in su, perché non ho fatto vedere ancora tutto ciò che posso fare. I momenti negativi mi hanno insegnato più dei momenti belli. Solo così si impara, ho visto che in due anni ho fatto un notevole passo indietro e ora è il momento di cambiare tutto, dalla base, di ricominciare da zero. Con molta esperienza in più, so cosa mi fa bene e meno bene, so di cosa ho bisogno e quindi in base a quello posso lavorare meglio, in maniera più sensata. Errori? Io ho dato tutto quello che potevo, mi sono sempre impegnata al 100%. So solo che ho creduto poco in me stessa, quello sì. E se non sei convinta al massimo, ecco che viene fuori quello che si è visto nelle ultime stagioni. Ogni tanto, invece di ragionare troppo, devo buttarmi di più. Adesso sto bene, ho iniziato con calma la preparazione atletica. Mi alleno con il mio Gruppo Sportivo, Forestale, e poi con quello che è il “mio” allenatore da sempre, Karl Heinz Habicher (ex Comitato Alto Adige, oggi alla Scuola di Malles, ndr) con cui sono cresciuta”.
E’ il momento di ritrovare un talento perso improvvisamente. Ma a 23 anni ancora da compiere, il futuro deve essere tutto da scrivere.