A quasi sei anni di distanza dall’ultima apparizione in Coppa del Mondo, datata 20 gennaio 2019, superG a Cortina d’Ampezzo (dove aveva ottenuto il suo primo podio nel 2004), non concluso, Lindsey Vonn, 40 anni, 82 vittorie nel circuito maggiore, 4 Coppe del Mondo generali, 1 oro olimpico, 2 mondiali, si appresta al grande ritorno nel Circo Bianco sabato e domenica a St. Moritz, in Engadina. Ma la famosa pista Olimpia delle Tofane è ancora una volta nei pensieri della fuoriclasse del Minnesota.
La Regina delle Dolomiti ospiterà le gare di sci alpino femminile a Milano-Cortina 2026 tra meno di 15 mesi, e una quinta Olimpiade (dopo Salt Lake City 2002, Torino 2006, Vancouver 2010 e PyeongChang 2018) è l’obiettivo finale di Vonn: «In definitiva, se riuscissi ad arrivare a Cortina, sarebbe il mio obiettivo», ha detto la tre volte medaglia olimpica parlando a sito e canale FIS.
Al suo apice, la Vonn è stata probabilmente la più grande velocista nella storia dello sci alpino, e detiene ancora il record di successi in Coppa del Mondo in entrambi i sessi, sia in discesa libera (43), sia in superG (28). Ha trionfato così tanto a Lake Louise, in Canada – 18 urrah in tutto, compresa la tripletta di velocità in tre giorni consecutivi, per tre volte diverse – che la località è diventata nota semplicemente come Lake Lindsey. Ma gli infortuni hanno cominciato a farsi sentire verso la fine della sua carriera e in quegli anni sembrava che passasse più tempo fuori dalle piste che in pista.
«Negli ultimi anni della mia carriera ero in modalità sopravvivenza», ha ammesso Vonn. «Quasi ogni periodo di preparazione avevo qualche infortunio, qualche contrattempo. Ora sono più forte, non penso più al mio ginocchio. Penso a come affrontare la gara. Ed è una mentalità completamente diversa da quella che avevo prima. Sono in una posizione in cui non mi siedo sullo sci, ma lo faccio lavorare, e questo genera potenza, ed è molto più veloce di quello che facevo negli ultimi anni della mia carriera». L’ultima delle 82 vittorie di Vonn in Coppa del Mondo, record femminile al momento del suo ritiro superato poi da Mikaela Shiffrin (USA, 99), è arrivata quasi sette anni fa, nel marzo 2018.
Sebbene alcuni dubitino che la Vonn possa tornare alla sua vecchia forma a 40 anni, lei ritiene che il suo corpo si senta molto più giovane: «Mi sto divertendo molto», ha detto. «La mia sostituzione parziale del ginocchio destro è andata benissimo, non ho dolore né gonfiore. Ho iniziato questa avventura e ho pensato: ‘Proviamo’!».
Vonn tornerà a gareggiare in Coppa del Mondo per la prima volta dal 2019 sabato a St. Moritz, nella prima delle due gare di superG in programma questo fine settimana nella località svizzera. Si è preparata partecipando a gare FIS di livello inferiore a Copper Mountain all’inizio di dicembre, prima di fare da apripista per le due competizioni di Coppa del Mondo di velocità a Beaver Creek, lo scorso fine settimana. In queste funzioni di apripista l’atleta ha stimato di aver sciato all’80% di intensità il sabato e di averla aumentata al 90% la domenica, in vista del suo imminente ritorno nel circuito.
«Sono in quella mentalità, sono nella zona», ha detto la Vonn domenica prima di volare immediatamente in Svizzera per prepararsi alle gare in Engadina. In passato St. Moritz è stato un terreno di caccia felice per la sciatrice Head, che vi ha vinto cinque gare di Coppa de ha conquistato 10 podi, oltre alla medaglia di bronzo in discesa ai Campionati Mondiali del 2017. Ma la sua ultima vittoria a St. Moritz, nel gennaio 2015, sembra una vita fa. Sofia Goggia, amica ed erede di Vonn come migliore sciatrice femminile di velocità, era ancora a due anni di distanza dalla sua prima vittoria in Coppa del Mondo; oggi ne ha totalizzate 25, compreso il trionfo in superG di domenica scorsa a Beaver Creek.
Sebbene sia ragionevole aspettarsi che Vonn si senta nervosa, a distanza di anni, quando sabato uscirà dal cancelletto di partenza – dopo tutto, anche la leggenda della pallacanestro Michael Jordan ha ammesso di essere stato raramente nervoso al momento del suo primo ritorno in NBA, nel 1995 – lei dice che il feeling è diverso: «Ho le farfalle dell’eccitazione ed è divertente, mi piace questa sensazione», ha detto Vonn. «Mi piace essere al via e mi piace il conto alla rovescia».
E quel conto alla rovescia, che sabato vedrà il ritorno di una delle più grandi atlete della storia dello sci alpino, è iniziato. Bentornata, Lindsey Vonn.