Levi: tredici svedesi per rinverdire una buona tradizione in Finlandia

Tredici, numero fortunato o sfortunato a seconda delle tradizioni. La tradizione svedese a Levi è comunque più che buona, dato che sulla “Black” hanno saputo vincere nel recente passato sia Andre Myhrer nel 2012 (fu anche secondo nel 2010), che Anja Paerson nel 2006, con Hansdotter seconda nel 2014 e Pietilae-Holmner nel 2008.

TEAM – La squadra svedese prepara la gara in Lapponia, primo appuntamento stagionale con i rapid gates in Coppa del Mondo, lavorando, come tante altre nazioni, a Kabdalis. Saranno al via otto uomini e cinque ragazze, con Hansdotter pettorale rosso avendo vinto la Coppa di specialità al termine della stagione 2015-2016.

UOMINI –  Andre Myhrer è in buona forma e, si vocifera, ha trovato un ottimo set-up con i materiali: punta alla vittoria e vuole lottare per la Coppa di specialità; Mattias Hargin (di nuovo in pista dopo la tragica morte della moglie Matilda Rapaport, a Levi ha una buona tradizione: 5 volte tra i migliori 10 in sette partecipazioni), Jens Byggmark (a Levi già salito sul podio, terzo nel 2012), Anton Lahdenperae, Emil Johansson, Kristoffer Jakobsen, Max-Gordon Sundquist e Gustav Lundbaeck (all’esordio in Coppa del Mondo).

DONNE – Frida Hansdotter, sicuramente in grado di lottare per il podio: la detentrice della sfera di cristallo in slalom vuole però dimostrare di saper vincere anche con Shiffrin presente, impresa tutt’altro che semplice; Maria Pietilae-Holmner, più competitiva in questa specialità rispetto al gigante, Anna Swenn-Larsson da ritrovare esattamente come Emelie Wikstroem e Lisa Blomqvist.

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