Levi Black, pista mal digerita dalle azzurre. Guadagnini: «E’ così da sempre, ma la squadra è competitiva»

Levi Black, pista facile, dove si parte in piano e si chiude in piano. In mezzo un muro non così difficile. Non è la Leo Gurschler della Val Senales, sede di allenamento delle azzurre e anche di Mikaela Shiffrin. È la solita pista che non ti permette di fare errori e di controllare. Bisogna tirare a tutta, senza fare calcoli. Ed è la solita pista che non sorride alle azzurre. «Questa pista non la digeriamo – dice Matteo Guadagnini -. Partiamo con troppo piano e con basse velocità, non riusciamo a trovare il ritmo e a fare la giusta velocità». Non è preoccupato Guadagnini che analizza la gara con la solita tranquillità e disponibilità. «Nel muro abbiamo fatto il nostro, con parziali anche discreti». Levi è archiviato, ora si passa alla trasferta americana. «La Levi Black è così da sempre e noi paghiamo a caro prezzo – continua -, ma la squadra è competitiva, ne sono convinto».

MIDALI, PROBLEMI CON LA MASCHERA – Gara difficile per Roberta Midali: l’impatto con il terzo palo ha causato problemi alla maschera. «Non è più riuscita a sistemarla e non è stato semplice per lei». Federica Sosio, invece, «è stata discreta nei primi trenta secondi di gara».

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