E Costazza è un 'signore': «Grazie ai tecnici, non solo di oggi»
Con Stefano Goss l’Italia dello sci fa festa. Ecco le voci dal bernese dei coach azzurri.
PLANCKER – Raimund Plancker, l’allenatore responsabile esulta. «In allenamento stavamo crescendo, tutta la squadra aveva il cosidetto colpo in canna. A Zagabria Giuliano Razzoli ha dimostrato di essere in palla ed essere tornato davanti, oggi finalmente è riuscito a fare due grandi manche ed un grande recupero. Gross? Ha fatto la differenza sul muro, fantastico, eccezionale. Patrick Thaler? Se non cadeva era come minimo terzo, ma come minimo».
COSTAZZA – Stefano Costazza è fassano come ‘Sabo’. Eccolo il tecnico: «E’ semplice…il ragazzo è due anni che sta sciando forte. Il periodo di appannamento è durato poco, infatti Sabo è stabilmente e saldamente nel primo gruppo. Mancava l’acuto, ma la zampata non poteva esserci con quel maledetto mal di schiena. A questi livelli se hai solo un piccolo problema non vai da nessuna parte. Altro che storie, o sei al top o non vinci. Inoltre un pensiero va a Claudio Ravetto e Jacques Theolier. Questa vittoria è di tutti, di una programmazione non improvvisata».
DEL DIO – E poi c’è Simone Del Dio, l’uomo della ‘partenza’: «Prima di attaccare il Chuonisbargli ho detto a Stefano di attaccare senza tentennamenti, senza paura. Sabo non è uno che sa gestire, non eccelle nel far tattica, ma è uno che deve mollare sempre a tutta per fare il risultato. Così è stato e questo risultato vale davvero tanto per lui e per tutto il team».
CASELLI – E poi c’è Luca Caselli, fisioterapista ed osteopata della squadra: «Ogni giorno tratto Stefano. Nelle ultime settimane stava sempre meglio, ma sono stato con lui praticamente ogni pomeriggio per alleviare quello scivolamento fra due vertebre che provocava non pochi problemi e non curabili solo con infiltrazioni».