Le azzurre testano la pista olimpica da gigante a YongPyong. Rulfi: «Molto bella, ripida. Tosta»

Il fuso orario è quasi smaltito, in meno di due giorni. Meglio anche del previsto. E mentre le velociste (Schnarf, Stuffer, Elena Fanchini, Hofer) sostengono i primi allenamenti in slalom gigante a Jeongseon, sede delle gare olimpiche di velocità maschili e femminili (discesa, superG, combinata alpina), il gruppo delle Polivalenti, con Gianluca Rulfi e Matteo Guadagnini (che nel 2006 vide vincere Davide Simoncelli davanti a Max Blardone in gigante proprio da queste parti, subito dopo i Giochi di Torino) è andato appunto in visita a YongPyong, non troppo distante, a testare la pista da gigante, che è praticamente la stessa su cui gareggiarono i maschi in Coppa del Mondo undici anni fa. E l’impressione è stata più che positiva.

Da sinistra: Brignone, Curtoni, Bassino, Goggia e Marsaglia provano la pista che ospiterà il gigante olimpico a PyeongChang 2018
Da sinistra: Brignone, Curtoni, Bassino, Goggia e Marsaglia a YongPyong, dove hanno provato la pista che ospiterà il gigante olimpico a PyeongChang 2018

PORTE LARGHE – «Prosegue tutto per il meglio – ci dice proprio Rulfi dalla Corea -. Certo, le previsioni non sono bellissime per i prossimi giorni, danno in arrivo precipitazioni, ma a preoccupare sarà soprattutto il vento, un po’ come a Sochi. Sembra di essere sugli Appennini, sei sulla cresta delle montagne e quando arriva una nuvola bassa… te la prendi tutta, c’è poco da fare! In più il meteo cambia nel giro di pochi minuti. Oggi siamo stati a fare ricognizione sulla pista da gigante per i Giochi 2018, a YongPyong. Il comprensorio è davvero vicino, a 20′ di macchina dal nostro albergo. Per arrivare a Jeongseon, sede delle gare veloci, ce ne vogliono invece circa 35′. Il fatto di avere le piste da gigante e slalom diverse da quelle di discesa e superG è positivo, perché a parte rare eccezioni, come Saalbach per esempio, è difficile trovare grosse pendenze nei tratti finali di un tracciato veloce. Qui invece la separazione aiuta. E quella da gigante, dove probabilmente faranno anche lo slalom pur avendone un’altra di fianco, è davvero bella. Le ragazze hanno sciato in campo libero su un pendio tosto. Pista quasi tutta sulla pendenza: in modo particolare vi è un cambio secco, che non si trova in Coppa del Mondo, se non forse ad Aspen, ma in uscita dalla stradina. La parte più ripida è tipo Kronplatz, con 3-4 porte su un vero muro. Poi la pendenza scema, ma resta comunque fino alla fine. Davvero bello. La neve? Non mi preoccupa più di tanto, è simile a quella appenninica, tenendo conto che i Giochi saranno a febbraio. Siamo vicini al mare, non bisogna dimenticarlo… La pista poi verrà ‘movimentata’ ancora per le gare olimpiche, con l’inserimento anche di due dossi artificiali nell’unico tratto pianeggiante, quello centrale».

COPPA DEL MONDO – Da giovedì 2 marzo scattano le prime prove cronometrate della discesa, che poi andrà in scena sabato 4, alle 3.00 del mattino ora italiana; domenica 5 il superG, sempre alle 3. La squadra italiana alloggia al PyeongChang Kensington Flora Hotel, a 20 km dal YongPyong Dragon Valley Ski Resort e 20 minuti di auto dal Parco Nazionale del Monte Odae. Proprio a YongPyong, tra il 1998 e il 2006, sono state disputate otto gare di Coppa del Mondo maschili, cinque in gigante e tre in slalom, con vittorie d’autore firmate tra gli altri da Von Gruenigen, Furuseth, Raich, Palander, Simoncelli (davanti a Blardone nel primo gigante del 2006 come ricordato) e Ligety. Anche Giorgio Rocca salì sul podio in slalom, secondo nel 2003.

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