L’agosto difficile di Lara Della Mea: «Ma ora sto meglio e sono in ripresa»

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Pochi giorni e poi, finalmente, la Coppa del Mondo di Lara Della Mea 2024-2025 potrà scattare concretamente. Da Levi (Finlandia) dove gareggerà nel decimo slalom della sua carriera sull’ormai storica “Black” (il primo approccio è datato 2019). Nella scorsa stagione la tarvisiana è andata sei volte a punti nel circuito maggiore, cinque in slalom (una anche a Levi, 26ª in gara 1), mostrando enormi progressi in gigante (da giovanissima faceva sfracelli anche tra le porte larghe), strappando la prima qualificazione alla seconda manche e i primi punti in quel di Lienz (29ª) e Jasna (26a).

A Ushuaia lo scorso settembre, Lara, in procinto di rifinire la preparazione per la nuova annata agonistica, ha scoperto un problema alla tiroide che non le ha permesso di allenarsi per cinque settimane, debilitandola molto: «Ora è tutto a posto – ammette Della Mea -. Dopo circa due settimane e mezzo in Argentina ho cominciato a non sentirmi bene fisicamente. Ero sempre stanchissima. Abbiamo effettuato delle analisi lì, sul posto, scoprendo questa malattia auto immune della tiroide: ipertiroidismo. Di conseguenza sono subito tornata a casa, cominciando le cure del caso».

Lara Della Mea ©Agence Zoom

Ancora Lara: «Per due settimane sono dovuta restare a riposo assoluto prima di iniziare di nuovo la preparazione atletica; gradualmente, perché a livello fisico ero veramente messa male. Una volta tornata a un livello di forma medio-alto ho potuto riprendere anche a sciare. Ho fatto 4 giorni in Val Senales, due di slalom e due di gigante, reagendo bene. Quindi abbiamo optato per andare a Levi. Ora sono finalmente in salute, diciamo che abbiamo gestito il tutto nel miglior modo possibile e sono grata a tutte le persone che mi hanno seguito e aiutato in questo periodo. C’è ancora un po’ di tempo per rifinire a livello tecnico la sciata prima dello slalom di sabato. Successivamente andrò in Nord America, per gareggiare anche in gigante tra Killington e Mont-Tremblant».

Il pensiero corre a Matilde Lorenzi: «Quanto accaduto è una tragedia enorme. Per noi che eravamo lì è stato molto scioccante. Non pensi mai che possano accadere certe cose. Bisogna trovare la forza di andare avanti, sapendo che la porteremo sempre nei nostri cuori».

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