Due settimane consecutive tricolori, prima gli Aspiranti, poi gli Assoluti con in mezzo i Giovani. Di facile c’è stato poco o nulla a La Thuile, perché oltre al grande impegno del comitato organizzatore ci si è messo anche il maltempo a dare fastidio. Sale a ripetizione, anche in superG, mezzi in pista a pulire gli accumuli di neve l’ultimo giorno. Ma alla fine gran parte del programma è stato portato a casa e solo il gigante femminile degli Assoluti è stato interrotto a metà e poi cancellato.
Una grande sinergia tra sci club La Thuile e Funivie Piccolo San Bernardo, che insieme hanno effettuato le scelte migliori cambiando di continuo le piste, nonostante tutto fosse già pronto e barrato alla vigilia degli Aspiranti. Insomma un bel test per tenere la macchina allenata ed essere pronta ad altri eventi. Che fanno rima con la Coppa del Mondo, perché nella località che si considera il lato wild del Monte Bianco nessuno si nasconde dietro a un dito. La voglia di tornare a ospitare il massimo circuito mondiale è alta e tutti lavorano nella stessa direzione. E così dopo aver tirato le fila di due settimane positive, si torna a sognare in grande. «È chiaro che questi eventi, come Aspiranti e Assoluti hanno una !finalità ben chiara – spiega Daniele Collomb, presidente delle Funivie – La Thuile e la Valle d’Aosta vogliono tornare a organizzare la Coppa del Mondo. I Campionati Italiani sono stati una bella palestra di allenamento, l’esperienza si fa sul campo e anche lavorare in condizioni difficili ci permette di continuare a crescere. Queste manifestazioni si realizzano solo con la coesione e il gioco di squadra».
E poi, a mente fredda, si sofferma su quanto è stato fatto nelle due settimane, anzi tre se si considerano i preparativi. «Solo quando ti fermi qualche ora e ripensi a quanto fatto, capisci l’enorme lavoro di questo ultimo periodo. Alcune giornate sono state davvero toste da gestire, il confronto costante con Corrado Garino (responsabile gare di Funivie Piccolo San Bernardo, ndr) ci ha permesso di effettuare alcune scelte, spostamenti e valutazioni utili a portare a termine un programma pressoché intero, fatta eccezione per il gigante femminile. Abbiamo fatto di tutto, con sforzi supplementari, per centrare l’obiettivo. Il bilancio è estremamente positivo».