La Thuile, alla scoperta della 3 Franco Berthod

Il 20-21 febbraio 2016 La Thuile svelerà al mondo la bellissima 3 Franco Berthod, pista già teatro di gare maschili in Coppa Europa e finalmente approdata al circuito maggiore con discesa e superG, per le donne. Federica Brignone vive a La Salle, non troppo distante dal tracciato di gara, che racconta così.

PAROLA DI FEDE – «Quando penso alla pista n.3 Franco Berthod riesco a dire una sola parola: tosta. E’ questo secondo me il suo aspetto chiave: essere una pista molto tecnica e ripida, con una pendenza che raggiunge un massimo del 70%. Proprio tosta. Sorrido pensando alla fine della passata stagione, quando i miei amici ed io ci siamo concessi una giornata di sci assolutamente divertente, proprio il giorno prima della chiusura degli impianti: quando siamo arrivati in cima alla pista n.3, loro erano gasatissimi all’idea che l’anno dopo avrei gareggiato qui mentre io, guardando la pista mi sono detta con un mix di emozione e timore ‘Ma devo scendere di qui l’inverno prossimo??’. Non voglio essere ripetitiva, ma è proprio tosta! Mi tranquillizza abbastanza conoscerla molto bene percheé, nonostante io qui non abbia mai gareggiato, ho vissuto tantissime giornate splendide sulla neve proprio di queste montagne e si sa, se si va a a sciare a La Thuile senza aver fatto la n.3 non si è sciato a La Thuile!».

SEGRETO – «E vi svelo un segreto: la difficoltà maggiore non sarà né all’inizio né sul muro, ma nella parte finale – continua Federica – E’ qui secondo me che si vedrà la differenza e soprattutto chi conquisterà questa pista: si arriva stanche eppure bisogna ancora affrontare un mix pazzesco di salti, giri, dossi, la velocità data anche da alcune curve obbligate, il piatto dove non puoi permetterti di perdere decimi di secondo preziosi. Sarà davvero una sfida! Una sfida che mi emoziona tantissimo: non è mai successo di poter gareggiare a casa e questa sarà la prima volta. Finalmente il mio sogno sin da quando ero bambina e che ho custodito nel cassetto per tanti anni si realizza: affrontare la n.3 Franco Berthod con la consapevolezza che le persone a me più care e i miei amici saranno proprio li, finalmente tutti insieme al parterre, ad aspettarmi. Sarà davvero un’emozione indescrivibile».

 

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