Un evento enorme, complesso, di respiro internazionale. Una sfida per tutti, anche per Sofia Marchesini, ex atleta del freestyle e ora da diversi anni in Fondazione Cortina e più in generale dietro i grandi eventi. Sci o ciclismo non fa la differenza, in uno dei tanti ruoli che spesso restano nascosti c’è lei, con la sua competenza e i suoi nervi saldi.
Ha spesso curato il branding delle località di gara, per i Giochi Olimpici e Paralimpici ricopre il ruolo di Event General Manager. Che in poche parole significa coordinare un piccolo esercito di persone, con lo sguardo attento su tutto. «Una gestione totale dell’evento, dalla A alla Z, con circa 150 persone coinvolte nel ruolo operativo e diverse figure che entrano in gioco a ridosso dell’evento – racconta – Ho le chiavi della venue e con il supporto delle divisioni principali come sport, logistica e allestimenti dobbiamo garantire la buona riuscita dell’evento».
Le dinamiche cambiano profondamente quando si parla di Giochi. Rispetto alla Coppa del Mondo e ai Mondiali, dove la gestione è in mano alla federazione e le linee guida vengono concordate tra comitati organizzatori e FIS, qui entrano in gioco sia il CIO, sia IPC. L’impianto organizzativo è molto più complesso e prevede un insieme articolato di linee guida, oltre a meeting e processi specifici con il chiaro obiettivo di offrire la migliore esperienza possibile agli atleti e alle loro famiglie, che arriveranno a Cortina d’Ampezzo per vivere l’appuntamento olimpico.
La complessità si riflette anche sulla struttura operativa: sono molteplici le divisioni, ciascuna con un ruolo specifico, ma tutte con lo stesso obiettivo. I cantieri esterni non dipendono dal comitato organizzatore, ma sono gestiti dalla società infrastrutture Simico, che procede sui propri progetti.

«Si corre su tutti i fronti, anche all’interno della venue per poter anticipare i tempi e la neve – aggiunge Sofia – Perché noi siamo abituati a lavorare durante l’inverno, come spesso abbiamo fatto per Mondiali e Coppa del Mondo, ma in questo momento ci sono anche tanti collaboratori e aziende che magari non hanno mai operato nell’ambiente montano».
La squadra di Sofia è organizzata secondo una struttura piramidale. Subito sotto di lei ci sono tre deputy dedicati al management, poi Matteo Gobbo (sport manager sci alpino), Denis Costantini (sport manager snowboard) e ancora altre otto persone in prima linea a capo delle diverse divisioni, per timing, televisione, allestimenti, food&beverage, trasporti logistica e molto altro.
Una macchina complessa, che a Cortina d’Ampezzo è però già in moto da anni, grazie alla visione del direttore generale Michele Di Gallo e del presidente di Fondazione Cortina Stefano Longo. Subito dopo i Mondiali del 2021 hanno iniziato a costruire una squadra solida, che ha lavorato alla Coppa del Mondo, con lo sguardo sui Giochi che inizieranno tra meno di 45 giorni.




