SOELDEN – Quattordicesimo lo scorso anno, terzo ieri. Henrik Kristoffersen per la prima volta in carriera è salito sul podio del gigante di Soelden. Il centro è arrivato all’ottava partecipazione sul Rettenbach, ma ieri i fari sono stati puntati solo su quelli sci tinta unita, verde scuro, con un brand che si vede e non si vede. Un po’ per una scelta minimal, un po’ perché oscurato. Ieri il norvegese – e non solo – ha fatto il loro esordio con i Van Deer, diventati presto Van Deer Red Bull, ma solo fuori dal campo gara perché in pista per il momento restano Van Deer.
Quello è il nome dello sci e quello può essere visibile. Così ecco il tanto chiacchierato nastro nero sulla serigrafia, a coprire il toro, anche quello in versione vedo-non vedo, non così appariscente, ma che comunque non è invisibile agli occhi della Fis che, da regolamento, consente appunto solo il nome del produttore. E così, mentre è in corso un confronto per trovare presto una soluzione, Kristoffersen è sceso con gli sci “scotchati”, con Ferdi Hirscher a bordo pista e il campionissimo Marcel a casa sul divano.
Dai corridoi della zona mista, non troppo entusiasmo da parte delle aziende, s è sentito. Vedendoli da vicino, è facile capire che l’asta potrebbe essere di un brand piuttosto che di un altro, così come gli attacchi e le piastre. Oppure forse no. Nei corridoi si susseguono parecchie voci. Chissà, d’altronde anche quando Marcel Hirscher correva, queste voci erano insistenti. Non poi così misteriose… E se invece facesse parte anche questo di azione di marketing? Alla fine tutto il mondo ne parla (noi compresi)…