Kilde e Shiffrin, la cena con Herminator e le frecce azzurre. Parata di stelle al Media Day Atomic

ALTENMARKT – In mezzo ai prati verdi che presto si coloreranno di bianco e a una manciata di chilometri da Salisburgo. È Altenmarkt, località che ospita la Coppa del Mondo femminile e l’headquarter di Atomic, dove ieri è tornato il tradizionale media day. Che il Covid aveva confinato tra gli schermi di un meeting virtuale e che ora è tornato a essere in presenza. Solito successo, appuntamento immancabile, solita parata di stelle del brand a tre punti che in scuderia ha i grossi calibri. 

Sfilano gli atleti, parlano dal palco, si fermano con i media mentre sorseggiano qualcosa da bere, un incontro di inizio stagione incentrato molto sulla coppia d’oro dello sci: Mikaela Shiffrin e Aleksander Aamodt Kilde, che ovviamente vengono chiamati insieme e per ultimi e che si raccontano, partendo dall’emozionante cena con un grande campione del passato come Hermann Maier. Grossi calibri si diceva, che hanno lasciato senza parole Kilde: «Non l’avevo mai incontrato prima, è la prima volta che lo vedevo dal vivo e sono tornato bambino – racconta -. Un’esperienza fantastica, è stato divertente». E Shiffrin: «Uno dei miei grandi idoli, insieme a Bode Miller» che poi ha aggiunto di voler crescere e migliorare in velocità. «Vorrei migliorare le mie prestazioni in discesa, non ho particolari obiettivi per la stagione». Con il record di vittorie in tasca, Mikaela Shiffrin si avvicina alla nuova stagione rifinendo la preparazione in vista di Soelden. È arrivata in Europa già da una settimana, a differenza del passato quando invece arrivava a ridosso dell’appuntamento di Atomic.

©Mirja_Geh

Momento particolare, con la consegna dello sci celebrativo a Mauro Caviezel, poi sul palco anche Marco Schwarz, Manuel Feller, Florian Schieder, Alex Vinatzer, Sofia Goggia e Luca Braathen. «Una stagione unica per me – dice il norvegese -. Continuerò a concentrarmi sul gigante e sullo slalom, aggiungere il superG come terza disciplina è complesso per gli allenamenti e soprattutto per il calendario Fis. È una questione di logistica». 

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Sofia Goggia, che non è ancora stata a casa un giorno dal ritorno dall’Argentina, ha ammesso di essere stanca ma anche soddisfatta del lavoro fatto a Ushuaia e guarda con fiducia al superG: «Il mio obiettivo è avere costanza ed essere sempre nelle cinque – dice -, quello è il mio obiettivo. Spesso faccio fatica a calcolare la strategia e ad adattarmi subito». Il raffronto è con la discesa, disciplina in cui ci sono le prove e si riescono a prendere le misure. Sofia Goggia che tornerà anche a fare gigante, messo da parte lo scorso anno per l’infortunio alla mano. 

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E gigante che è nei programmi anche di Alex Vinatzer, felice di essersi accasato con Atomic e pronto ad aprire il cancelletto di partenza già sul Rettenbach. «Sono contento di iniziare la stagione dello slalom dall’Austria, ma io quest’anno farò anche gigante e mi vedrete già a Soelden – dice -. Ho fatto la Coppa Europa per abbassare i punti, partirò intorno al 40/45 quindi posso giocarmi la qualifica in tutte le gare di gigante e l’obiettivo è sicuramente quello di entrare nei top 30». 

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Florian Schieder dall’alto del podio strepitoso di Kitz e più in generale di una stagione ad alti livelli, punta dritto a ripetersi e ad alzare l’asticella. «In discesa l’obiettivo è stare li davanti, magari assaporando di nuovo podio e perché no la vittoria. In superG devo entrare nei trenta e fare un passo avanti anche lì». 

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