Khoroshilov padrone della Planai. Gross magico secondo

Storica vittoria russa a Schladming. Bene Razzoli sesto. Thaler tredicesimo

Alexander Khoroshilov è il padrone assoluto nella notte di Schladming. Il russo sbanca la Planai e infligge distacchi pesanti ai diretti rivali. Ma provate a pensare cosa sarebbe successo se avesse vinto, o comunque fatto podio, un anno fa ai Giochi Olimpici ‘in casa’ a Sochi? Seppur sfasata di un anno, la programmazione russa colpisce alla grande nel terz’ultimo slalom della stagione di Coppa del Mondo. Il russo, davanti anche nella prima manche, non fa una piega nella seconda: attacca senza tentennamenti e conquista una vittoria straordinaria, davvero una prova di forza.

‘NIGHT RACE’: CLASSICA MONUMENTO – La ‘night race’ è uno spettacolo incredibile. Schladming è una ‘classica monumento’, come Adelboden, Wengen e Kitzbuehel. La Planai è il solito ‘catino’ di vessilli, fumogeni e megafoni e come sempre c’è il tutto esaurito. Dalla partenza all’arrivo: una lingua bianca circondata da tifosi impazziti ed in festa. Unico scenario.

GROSS ANCORA SUL PODIO – E Schladming non saluta solo la vittoria storica dello slalomista russo, ma anche di uno stratosferico Stefano Gross. Per ‘Sabo’ è ancora podio: risale dall’ottava piazza e conquista un secondo posto sensazionale. Davvero una lezione sul muro, dove pennella traiettorie al fulmicotone: sul difficile, sugli angoli, in questo caso disegnati da Simone Del Dio, è proprio una furia. Dopo un primo posto ed un secondo, eccolo brillare nella notte della Planai ancora in seconda piazza.

BENE LA GERMANIA E RAZZOLI SESTO – Dicevamo distacchi da paura: il fassano si becca 1.44, il tedesco Felix Neureuther è terzo a 1.51. La Germania è ancora davanti: grande prestazione di Fritz Dopfer quarto e di Linus Strasser quinto, al via con il 29, mentre Giuliano Razzoli si conferma in un ottimo momento di forma e finisce sesto a 2.03, Ha fatto un errore grossolano ‘Razzo’ nel finale, altrimenti poteva guadagnare qualche posizione in più.  Settimo il norvegese Henrik Kristoffersen davanti alla Svezia: Matthias Hargin, Markus Larsson (parentesi elvetica con Daniel Yule) e Calle Lindh undicesimo con il 30. Discreto anche Patrick Thaler, tredicesimo, mentre Manfred Moelgg retrocede al ventitreesimo posto. Cristian Deville, Riccardo Tonetti e il poliziotto Andrea Ballerin non si erano qualificate per la seconda manche.

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