Matteo Joris è in mezzo ai tifosi, ha portato a casa un successo pesantissimo. Mi sa che lo faranno sindaco di Adelboden. «Sì, felicissimo, ma è stata dura – spiega il coach valdostano – anche perché il livello è altissimo. L’imperativo in partenza della seconda manche era quello che uno dei quattro doveva vincere. Ce l’ha fatta Daniel sciando alla grande, soprattutto dove aveva tirato di meno, vale a dire le ultime porte. Gli avevo detto di forzare proprio lì, e proprio lì ha vinto la gara».
Yule raggiante che entra in sala stampa con il campanone del successo. Primo a metà gara a Campiglio, stesso copione ad Adelboden. E soprattutto stessa serenità. «È incredibile vincere qui, non potete immagine l’emozione per l’urlo della folla. Ero comunque tranquillo tra un manche e l’altra, ho parlato con i compagni di squadra, ho cercato la mia routine. E poi adoro questo tipo di neve. La Coppa del Mondo di specialità? Un passo alla volta, adesso mi godo il momento».
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