Dopo oltre trent’anni la Coppa del Mondo di sci alpino femminile fa tappa a Jasna, nel cuore della Slovacchia, dove Paoletta Magoni colse un terzo posto in slalom pochi giorni dopo aver trionfato alle Olimpiadi di Sarajevo nel 1984. Il programma prevede l’ottavo slalom gigante della stagione 2015-2016, sabato 5 marzo, e il nono slalom, domenica 6 marzo 2016, con manche sempre alle 10.30 e 13.30. In entrambi i casi la Coppa di specialità è ancora da assegnare, con Brem e Handotter in testa e favorite.
NEBBIA – La pista si annuncia interessante, tutta su una media pendenza, anche se non è quella molto bella dei Mondiali juniores 2014, ma semplicemente il tracciato di parallelo, sulla sinistra guardando il pendio. Preoccupa la nebbia, che da quando atlete e tecnici sono sbarcati a Jasna ha sempre invaso letteralmente la montagna che sovrasta Jasna. Le ragazze comunque oggi in giornata hanno potuto provare la pista in campo libero: «Due o tre giri, tutta in media pendenza, da spingere fino alla fine – ci dice Sofia Goggia -. Solo poco prima dell’ultimo tratto vi è un cambio di pendenza leggero, con una curva a gomito. Per il resto, tanta nebbia! Uscivi dal cancelletto e non si vedeva nulla, nè sapevi dove eri tanto era fitta… Comunque la neve sembra bella, dura, un duro umido come quello di Soldeu».
RULFI – «Peccato per la nebbia – dice Rulfi alla FISI – perché la pista è molto bella e con un fondo preparato molto bene, garanzia di una gara regolare. Certo, ci sarebbe bisogno di un minimo di tempo sereno così che la neve possa tirare per bene, altrimenti rimarrà una superficie molliccia che potrebbe tradire le atlete. Non siamo riusciti a fare molto allenamento – prosegue il tecnico azzurro -, siamo arrivati due giorni prima ma il tempo è stato inclemente. Ma vale un po’ per tutte, austriache a parte che sono riuscite ad allenarsi qui la settimana scorsa. Per la maggior parte di noi era impossibile perché abbiamo quasi tutte combinatiste».
BRIGNONE – «La neve è dura e la pista sembra facile – ammette invece Federica Brignone -. Io di gigante non ne ho praticamente più fatto negli ultimi tempi. In questi due giorni passati a Jasna è stata una battaglia e abbiamo cercato di adattarci alla situazione meteo, fatta di umidità e nebbia. Sto bene e mi sento bene sugli sci in generale, non so quale potrà essere la resa specifica del gigante. Si vedrà. In ogni caso sono tranquilla: vada come vada».
GARA – Mancano otto prove al termine della stagione di Coppa del Mondo, due giganti, due slalom, due superG, una combinata alpina, una discesa. Lara Gut deve recuperare solo 28 punti in classifica generale a una Lindsey Vonn che non gareggerà più fino al termine della stagione (ma si è portata comunque a casa la ‘coppetta’ di discesa), mentre ne ha 293 di vantaggio su Rebensburg, colei che ha vinto gli ultimi due giganti disputati. Rebensburg, Gut, Brem (pettorale rosso) Drev e Brignone sono sicuramente le principali favorite della gara tra le porte larghe, la cui classifica di specialità è ancora aperta a due giganti dal termine. Questo l’andamento stagionale finora in sette gare disputate. C’è curiosità per il rientro di Shiffrin, seconda a Soelden e fuori a due porte dal traguardo ad Aspen quando aveva la vittoria in tasca, negli unici due giganti disputati. Outsider di lusso naturalmente Loeseth, Weirather (tre podi in stagione nella disciplina), Pietilae-Holmner, in ripresa, e Nadia Fanchini in ottima forma.
ITALIA – Azzurre sbarcate mercoledì a Jasna. Giovedì allenamento, oggi sciata in pista, sempre nella nebbia. Stanno tutte bene, Moelgg ancora alle prese con qualche problema a una spalla. Tutte sono in grado comunque di ben figurare. In gigante spazio a nove atlete, con Pichler infortunata. Gareggeranno Brignone, Fanchini, Irene ed Elena Curtoni, Bassino, Moelgg, Goggia, Marsaglia e Agnelli. In slalom, domenica 6 marzo, ecco Irene Curtoni, Costazza, Moelgg, Brignone e Agnelli.
ORARI E TV – Nebbia permettendo, prima manche ore 10.30, seconda ore 13.30. Diretta su RaiSport1 ed Eurosport1.
Non essendoci immagini delle due gare disputate nel 1984 a Jasna in Coppa del Mondo, riviviamo, avendo citato Paoletta Magoni, la sua manche d’oro nella nebbia di Sarajevo ai Giochi del 1984…
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