Jasna, allenamento nella nebbia per le azzurre

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L’operazione Jasna 2016 è scattata mecoledì 3 marzo per il gruppo azzurro femminile delle discipline tecniche guidato da Gianluca Rulfi, gruppo arrivato sui monti Nízke Tatrynella Slovacchia Centrale, giusto ieri. Oggi primo allenamento in vista delle gare del weekend: sabato gigante, domenica slalom, le ultime prove tecniche prima delle Finali di Skt. Moritz.

JASNA – A Jasna sono caduti parecchi centimetri di neve nei giorni scorsi, mentre oggi ‘regnava’ la nebbia, che non ha impedito alle ragazze di allenarsi, anche se dopo tre giri, per non rischiare, il lavoro è stato inevitabilmente interrotto. Ma nessuna si è tirata indietro nonostante le condizioni difficili. Il clima è sereno e le atleta stanno bene. Solo Manuela Moelgg deve ancora gestire il suo problema alla spalla, le cose per lei vanno meglio tra le porte larghe rispetto alla slalom.

TRADIZIONE – Da queste parti la Coppa del Mondo femminile è approdata solo una volta, nel marzo 1984, giusto dopo le Olimpiadi di Sarajevo, con gigante e slalom, in quest’ultimo caso con un podio firmato dal fresco oro a Cinque Cerchi di allora, Paoletta Magoni, sorella di Livio. Le attuali atlete italiane vantano però molti bei ricordi qui: il 20 febbraio 2009 proprio a Jasna Irene Curtoni ha vinto in gigante in Coppa Europa (mai successo né prima né dopo tra le porte larghe nel circuito continentale), davanti a Federica Brignone e quello è rimasto l’unico podio nella competizione per la valdostana, che nel circuito continentale aveva esordito 15enne a Caspoggio nel febbraio 2006. Ma anche Sofia Goggia ha trionfato in Slovacchia, in discesa, il 20 gennaio 2013 con Enrica Cipriani terza e qui, come ricordato oggi, Marta Bassino e Karoline Pichler hanno conquistato oro e argento ai Mondiali Jr. in gigante poco più di due anni fa. Anche se non sulla pista di gara sabato e domenica: guardando il pendio, infatti, dal parterre, il tracciato della rassegna iridata 2014 è a destra, quello che verrà utilizzato a breve a sinistra. Niente male, una media pendenza con 400metri di dislivello. Ma la neve non sarà un granché, con l’umidità portata dalla nebbia e le temperature che non vanno mai sotto lo zero. E’ stata comunque già trattata con sale e acqua. Le previsioni per i giorni di gara non sono bellissime, ma nemmeno tragiche. Solo che, si dice, da queste parti non le azzeccano mai…

 

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