Il lungo percorso del cut resistant

Dalla prossima stagione la Fis ha messo obbligatorio l’utilizzo del tessuto resistente al taglio. La tecnologia cut resistant di Energiapura, arriva dopo uno studio di anni, portato avanti dall’azienda veneta, entrata poi nel gruppo di lavoro della Federazione internazionale.

Italo Panzanini ha seguito passo passo questo percorso per l’azienda veneta.
«Abbiamo iniziato nel 2014 insieme alla federazione austriaca che aveva intravisto il pericolo di questo tipo di infortunio per gli atleti dello skicross, dopodiché dal 2015 siamo diventati fornitori di questo prodotto anche per la nazionale austriaca di sci alpino. Markus Waldner nel 2019 ci ha chiesto di far parte di un gruppo di lavoro della Fis dedicato a lavorare su questo aspetto: all’epoca eravamo la prima azienda che aveva applicato questa tecnologia nell’abbigliamento tecnico dello sci».

Quali sono stati i primi passi di questo gruppo di lavoro?
«Realizzare un sistema meccanico che potesse riprodurre le casistiche di taglio del tessuto per poi assegnare certificazione e classificazione, utilizzando uno sci da gara, preparato con gli standard attuali di Coppa del Mondo, che va a incidere sul tessuto in varie e diverse angolazioni a diverse pressioni. Quindi si è passati a testare i vari tipi di materiali che il mercato offriva».

Come viene realizzato questo tessuto?
«É una combinazione di vari materiali per arrivare a un tessuto finale che possa garantire la resistenza al taglio combinata al confort: quindi all’elasticità, traspirabilità e termicità. Ad oggi come Energiapura siamo arrivati a una certificazione Fis di tre stelle. Come ultimo intervento tecnico, proprio dal feedback del campo, abbiamo brevettato un sistema di cuciture con linee di taglio per permettere l’intervento dei soccorritori in caso di infortuni di altro genere».

Il feedback degli atleti?

«Direi molto positivo: attualmente circa l’80% degli atleti di Coppa del Mondo lo utilizza; Marco Schwarz ad esempio ne usufruisce fin dal 2019. Per i velocisti, dopo vari test, abbiamo creato una sottotuta intera, testata anche in galleria del vento, e anche in questo caso le reazioni sono state tutto molto soddisfacenti. Sul cut resistant credo non ci siano ripensamenti. Purtroppo c’è voluto un infortunio importante per dare una scossa al movimento: regolamenti, certificazione, classificazione erano pronti già nel 2021»

Sarà, però, obbligatorio solo come intimo per gli arti inferiori.

«Esatto, ma come Energiapura realizziamo il cut resistant con capi per tutto il corpo, abbiamo pensato anche ai guanti per gli skiman. Oltre a pantaloni e maglia, abbiamo creato anche uno scaldacollo in materiale cut resistant dopo aver visto un infortunio accaduto in una Fis giovanile dove un atleta, anche se in circostanze particolari, per poco non si è reciso la carotide. Adesso si parte con Coppa del Mondo e Coppa Europa, ma ritengo che capi resistenti al taglio siano fondamentali già dal primo anno della categoria Children, per questo la nostra offerta parte già per i giovani di queste età: le condizioni d’infortunio in questa categoria, ricalcano quelle dei livelli d’eccellenza».

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